La “Mappatura di comunità 2.0”: coinvolgimento, ascolto e coesione sociale!

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Il progetto ReCap Simeto prevede tre macro-attività:

  • il percorso di formazione per il ReCap Core Group;
  • la mappatura di comunità 2.0;
  • laboratori di comunità “AAA (Ambiente-Arte-Agricoltura) – Comunità Creasi.

 

La mappatura di comunità 2.0

La mappatura di comunità 2.0 intende replicare l’esperienza di mappatura di comunità svoltasi nella Valle del Simeto tra dicembre 2009 e maggio 2010.

Tale azione fu uno step fondamentale e di svolta nel processo che ha poi portato alla firma del Patto di Fiume Simeto, infatti si rivelò particolarmente efficace per risvegliare nei partecipanti un senso di comune appartenenza alla Valle del Simeto.

 

Il ruolo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr)

Il DICAr, attraverso il Laboratorio per la progettazione ecologica e ambientale del territorio (LabPEAT) è parte, da più di dieci anni, di una partnership di ricerca-azione con la rete coinvolta nel progetto ReCAP e ha collaborato con un ampio ventaglio di attori della Valle del Simeto – ne abbiamo parlato qui.

Nello specifico, nell’ambito del progetto ReCap Simeto il DICAr supporterà il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto nella programmazione e implementazione della mappatura della comunità simetina, anche attraverso l’uso di tecnologia sperimentale per il crowdmapping basata su programmi di web-GIS open-source.

Quali sono gli obiettivi della mappatura di comunità 2.0?

La mappatura è volta a raggiungere le persone più fragili (bambini, giovani e anziani) e a far emergere le loro esigenze, attraverso l’elaborazione di mappe collettive che intrecciano conoscenze ed esperienze di vita, anche al fine di favorire inclusione sociale e coesione territoriale.

Questa attività permetterà dunque di potenziare la rete tra i soggetti già attivi in organizzazioni (associazioni, scuole, ecc) e coinvolgere nuovi cittadini volontari non ancora impegnati nella rete.

Dove si svolgerà?

La Mappatura 2.0 verrà realizzata nei dieci comuni firmatari del Patto di Fiume Simeto attraverso una campagna di coinvolgimento che prevede attività porta-a-porta in quartieri pilota, eventi pubblici in luoghi strategici dell’aggregazione e strumenti digitali tesi a massimizzare il coinvolgimento.

Chi supporterà cittadini ed associazioni nella realizzazione della Mappatura 2.0?

Vi presentiamo Antonino Caliò (ma chiamatelo Nino!) che sarà a supporto di tutte le associazioni e i cittadini che, insieme a noi e con il nostro immancabile supporto, vorranno realizzare le attività di mappatura in giro per tutta la Valle del Simeto!

Antonino Caliò

“Sono un ingegnere, laureato in ingegneria edile-architettura, e socio dell’ETS Whole-u.r., che si occupa di rigenerazione urbana. Ho iniziato a seguire il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto nel 2017 nell’ambito della summer school incentrata sullo sviluppo di strategie no-waste per la Valle del Simeto. Durante il periodo di tesi ho continuato a collaborare con il Presidio all’interno del progetto Life Simeto-RES, per l’adattamento urbano e l’apprendimento di comunità contro gli impatti dei cambiamenti climatici. All’interno del progetto ReCap faccio parte del gruppo di coordinamento e mi occupo del community organizing, lavorando alla mappatura di comunità al fine di ampliare la rete del Presidio, rafforzare il rapporto con il territorio e lo scambio tra livello locale e scala territoriale.”

 

Lo scorso 23 febbraio si è tenuto un incontro tra ricercatori del Dicar, soci del Presidio e delle associazioni partner del progetto, per definire insieme fasi e modalità della mappatura!

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