ReCap-Simeto è stato ufficialmente avviato! Iniziano le prime fasi progettuali: la formazione del ReCap Core Group.
di presidiosimeto
LE FASI INIZIALI DEL PROGETTO ReCap-Simeto
Il progetto ReCap Simeto nasce dalla voglia e dall’energia di un gruppo di attivisti, un gruppo di “folli sognatori” che, con spirito di sacrificio e determinazione, hanno deciso fortemente di non andare via, ma di restare nel territorio in cui sono nati. Esso nasce anche dalla maturazione che il miglioramento della qualità della vita in contesti di marginalità sociale e territoriale inizia con la responsabilizzazione degli individui, in quanto cittadini, e la loro partecipazione attiva alla vita della propria comunità.
Il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto già dal 2015 lavora con questa prospettiva, il progetto ReCap è, adesso, un passo deciso per rafforzare questo percorso.
Per tali ragioni, uno dei principali obiettivi del progetto è quello di innovare la governance della rete locale del Presidio Partecipativo per implementare azioni di inclusione sociale a vantaggio di giovani e anziani del territorio stimolando percorsi di empowerment tanto dei singoli individui quanto delle piccole realtà associative.
Per raggiungere tale scopo una delle principali attività previste dal progetto ReCap è un percorso di formazione dedicato al ReCap Core Group: tale percorso è ufficialmente iniziato e durerà fino al 2022!
Si tratta di un accompagnamento personalizzato per affrontare un percorso di sviluppo strategico dell’organizzazione che ci permetterà di sviluppare nuove competenze da mettere in campo durante la mappatura di comunità e le attività dei Laboratori “AAA Comunità Creasi” ed, in particolare, dopo la fine del progetto.
I NOSTRI FORMATORI
Abbiamo scelto i tre professionisti che ci accompagneranno in questo viaggio ed abbiamo chiesto loro di presentarsi brevemente. Eccoli!
Alessia Zabatino
“Mi occupo di politiche di sviluppo territoriale, sono una economista dell’arte e PhD in pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio. Ho lavorato come progettista per la Strategia Nazionale per le Aree Interne, sono stata coordinatrice delle aree di radicamento territoriale di ActionAid International Italia Onlus. Faccio parte del gruppo di coordinamento del Forum Disuguaglianze Diversità. Collaboro con diverse istituzioni e realtà del terzo settore per ricerche sul tema delle politiche di sviluppo abilitanti, per la progettazione di strategie di sviluppo e per la curatela di eventi culturali. Tra queste Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Fitzcarraldo, ActionAid Italia.”
Cristina Alga
“Sono nata a Palermo dove vivo e lavoro viaggiando spesso per il mondo. Project manager e attivista mi occupo di politiche e pratiche culturali, rigenerazione urbana e partecipazione culturale sviluppando progetti e supportando processi in cui le pratiche artistiche e culturali diventano strumenti di lotta alle disuguaglianze, cittadinanza attiva, fantasia sociale.
Potete trovarmi all’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva con un gruppo di progettisti, ricercatori, educatori ed artisti che si prendono cura del mare e della periferia sud-est di Palermo.
Sono presidente dell’ass. Mare Memoria Viva onlus, co-fondatrice di Clac ETS e di Itinerari Paralleli impresa sociale srl, faccio parte del direttivo della rete naizonale di rigenerazione urbana a base culturale Lo Stato dei LUoghi e socia di Mediterranea Saving Humans.”
Francesco Mannino
“Sono un PhD in storia urbana, lavoro a Catania con lo staff di Officine Culturali, l’associazione impresa sociale di cui sono co-fondatore, presidente e project manager: con il mio gruppo mi occupo dell’ampliamento sostenibile della partecipazione culturale. Fino al 2018 ho collaborato stabilmente con Il Giornale delle Fondazioni, dal 2018 sono membro del direttivo Federculture e nel 2020 sono stato eletto coordinatore Sicilia di ICOM Italia e e cultural advisory board del British Council Italy. Sono consulente per diversi enti pubblici e privati, con cui disegno progettidi sviluppo locale a base culturale e coesiva.”
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