Considerazioni sul corso di agricoltura organica rigenerativa
di associazioneitaca
Alla fine del mese ci ritroviamo a fare il punto. Serve per chiudere un mese di sole che, per noi di Luna laboratorio rurale, è stato contrassegnato da nuove considerazioni su chi siamo e dove vogliamo andare.
Il 4, 5 e 6 ottobre scorso presso il nostro laboratorio rurale di contrada Luna, in quel di Seclì, si è tenuto un corso di agricoltura organica rigenerativa che ha portato da noi un tecnico Deafal Ong. Possiamo dire che sia stato generale l’arricchimento che ne è derivato, per noi di Luna ma anche per chi ha partecipato al corso.
Si è parlato di suolo ed erosione del suolo, di acqua e risparmio idrico, di autoproduzione, di osservazione permanente come di una condizione necessaria per chi intende fare questo mestiere ma anche per chi semplicemente coltiva l’orto di casa propria e vuole prestare maggiore attenzione alle azioni e alle scelte messe in campo. Siamo quel che mangiamo ma siamo anche quel che decidiamo di portare nelle nostre cucine, prima, e sulle nostre tavole, dopo.
Si è anche ragionato su una meccanizzazione differente, che si avvale di piccoli attrezzi per avere un doppio vantaggio: il minor impatto sul suolo e una gestione ugualmente agile dell’appezzamento di terra.
Sono tanti temi, direte, ma vi assicuriamo che inseriti nel programma della tre giorni formativa è sembrato che ogni tema fosse interconnesso all’altro. L’agricoltura organica rigenerativa, in senso ampio, è stata trattata dalla teoria alla pratica tramite azioni e gesti compiuti direttamente, manualmente, manipolando letame, ottenendo concime, cogliendo le erbe spontanee e guardando a quella “fetta” di terra, attorno al nostro laboratorio rurale, come una piccola grande “scuola”.
Il corso è stato utile? Sì.
Come intendiamo inserirci e classificarci rispetto all’offerta formativa agricola presente? Ve lo spieghiamo di seguito.
Utilità di una scelta formativa differente
Si parla di ritorno alla terra, si accendono nuovi riflettori intorno all’agricoltura, si è finalmente compreso che tutta questa terra, per troppo tempo abbandonata e incolta, ha bisogno di una riscoperta, di persone e cuori che se ne appassionino nuovamente.
In fondo, fare agricoltura non è un atto così rivoluzionario ma lo diventa in tempi di iper-formazione accademica e di poca pratica, di scelte universitarie che portano lontano (soprattutto al Nord e all’estero) e spopolano i territori, lasciando qui solo i più anziani con il loro antico modo di coltivare e portare a casa il sudato raccolto.
C’è bisogno di nuovi luoghi di incontro, dove parlare di terra, natura, ritmo e rispetto. Meglio se in modo alternativo.
L’agricoltura organica rigenerativa si fonda sui micro-organismi, efficace nutrimento per piante e terreni. E noi, a Luna laboratorio rurale, abbiamo fatto sì che le persone interessate a questo approccio alternativo incontrassero i tecnici della materia (in questo caso Marco di Deafal Ong) per condividere e sperimentare insieme i principi base e la loro applicazione.
Gli “strumenti” che il corso ha fornito ai partecipanti non sono utili solo al piccolo e medio imprenditore agricolo ma anche al contadino occasionale, quello che cura l’orto per passione, così come al paesaggista.
Abbiamo capito che di persone interessate alle buone pratiche (sfruttamento delle risorse presenti in loco, senza sprechi) ce ne sono eccome. Per questo, ci siamo soffermati a pensare sulla nostra posizione attuale, futura e futuribile rispetto a questo preciso asse che crea una congiunzione tra domanda di sapere e offerta formativa.
Vi aggiorneremo man mano sul proseguimento e sugli sviluppi di questa riflessione, vi diciamo solo che non ci fermeremo qui!
Chi ha partecipato al corso
Il livello umano a Luna non andrà mai in secondo piano.
Crediamo moltissimo nel fatto che il nostro laboratorio rurale abbia il vantaggio di saper offrire accoglienza e professionalità, insieme a una ricca porzione di entusiasmo.
Sono passate da qui tante persone e tutte sono rimaste colpite da quello che siamo, dal nostro sistema interno, basato sulla compresenza di tante persone che cooperano nella riuscita degli eventi, formativi e non, che si tengono a Luna.
Non siamo un ente di formazione né una scuola di formazione agricola ma, a dire di molti, sappiamo offrire “esperienze” utili, pratiche e sociali dalle quali tornare certamente arricchiti.
Abbiamo avuto una platea davvero variegata, erano presenti al corso: appassionati di agricoltura, giovani imprenditori agricoli, hobbisti del venerdì che amano mangiare bene, architetti paesaggisti, sostenitori di sistemi agricoli circoscritti e sostenibili.
Le connessioni che un corso crea
Il nostro laboratorio rurale si nutre di presenze.
Siamo in aperta campagna, abbiamo intessuto la nostra nascita sulla social rural innovation, ossia sulla creazione di nuove rotte che stabilissero maggiori connessioni tra urbano e rurale, trasferendo alla periferia un ruolo. Abbiamo voluto creare in campagna contesti alternativi, sociali, tesi alla condivisione.
Il corso di formazione in agricoltura organica rigenerativa è stata un’altra occasione. Tramite la divulgazione della tre giorni di formazione, sono approdate in contrada Luna nuove persone, nuovi occhi e curiosità, storie e possibili sinergie.
Per esempio, abbiamo conosciuto meglio Marco, tecnico di Deafal Ong, ossia il nostro formatore per tre giorni; abbiamo incontrato Pino, specializzato nel campo delle risorse umane, che si è dimostrato aperto a una possibile collaborazione con Luna; e poi ancora Marco che, grazie al “Fondo progetti” istituito da Luna con il bando “Terre Colte” finanziato da Fondazione con il Sud, è interessato ad avviare a Luna un pollaio per disabili.
Concludiamo questo nostro “rapporto” sul mese di ottobre, tirando somme molto positive.
Vi lasciamo con una carrellata di foto che vi diano un po’ la misura delle tante cose fatte e toccate con mano (anche la cacca di mucca!) durante la tre giorni di corso tenutosi a Luna.
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