Aspettando l’estate

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Poco più di un anno  fa, è fine inverno. Pronti con la pianificazione di tutte le attività che ti serviranno da li all’estate per fare in modo che le piante diano i loro frutti. Sarebbe il primo anno di produzione, non sono previste grosse quantità ma il necessario per vedere finalmente il nuovo frutto, iniziare a farlo conoscere e perché no, iniziare a venderlo.

Ma è arrivato il covid con tutto il suo potere distruttivo.

Il covid ben presto impone il “chiudete tutto”.

Sono due mesi importanti, la primavera, il periodo migliore per le piantine, è il loro risveglio vegetativo durante il quale mettono le basi per la loro crescita che le porterà a dare i frutti estivi.

Il “chiudete tutto” ben presto chiamato “Lock Down” non ci permette di curare le piantine soprattutto di farle crescere nelle condizioni ottimali. Purtroppo le piante spontanee crescono invece e a dismisura e “rubano” le preziose sostanze nutritive che la terra offre e che dovrebbero alimentare le nostre piantine. Oltre le sostanze della terra portano via anche la luce del sole di cui le nostre piantine hanno vitale necessità perché appartengono alla famiglia delle solanacee.

Quando finalmente il lock down termina, arriva il nuovissimo trattore, i lavoratori possono riprendere a vivere la campagna e tutti assieme liberiamo le nostre piantine da tutto ciò che le circonda e che tanto male le hanno fatto. Sono molto provate, le foglie rinsecchite dalla mancanza di luce ma sono forti e la maggior parte di loro ha resistito. Si riprendono ma quei giorni hanno lasciato il segno, l’estate è alle porte e non sono vigorose come dovrebbero. L’estate arriva i frutti sono pochi, nemmeno il tanto per venderli. Pazienza le regole della natura si devono accettare, andrà meglio il prossimo anno.

Questo autunno abbiamo creato una bella squadra ci sono i due fratelli, uno dà il meglio con il fisico l’altro con la mente; c’è M. esperienza di vita importante, una voglia di riscatto determinante, l’abitudine al lavoro utile nella nostra circostanza; c’è M. il più giovane, esperienza da maturare ma freschezza da vendere; c’è L. persona molto equilibrata dal passato lavorativo importante e tanta voglia di realizzarsi anche nell’ambiente agricolo.

Due mesi fa abbiamo ricevuto i nostri coordinatori della rete Lykion che ci hanno fatto la formazione per le potature e tutte le piante sono state potate al meglio per essere predisposte alla ottimale produzione estiva.

Il gruppo lavora tutti i giorni, piogge permettendo, si lavora, si fatica, si ride si scherza, ci si conforta, si intrecciano i consigli per la soluzione dei problemi che ognuno di noi condivide. Anche il gruppo si comporta come le nostre piantine, inizialmente chiuso, poi spuntano le prima gemme i nuovi rami i fiori che lentamente si aprono e lasciano spazio ai frutti succulenti. Così come ognuno di noi, matura.

A . E’ il fratello che usa molto la mente. Il suo carattere chiuso è riuscito ad aprirlo dandosi scherzosamente il ruolo di “vice-capo”. Ragionare da “capo” anche per scherzo lo sta portando a cercare una visione a 360° delle attività e quindi alla gestione coordinata delle lavorazioni.

A . E’ il fratello che usa il fisico, ed è una buona forchetta, ma soprattutto mette allegria nel gruppo, non si tira indietro di fronte alle novità che gli si propongono, non a caso sta migliorando la dimestichezza con il decespugliatore.

M . inizialmente chiuso e comunicativo quasi esclusivamente per argomenti lavorativi, ora si scopre trasmettitore di consigli, sta nel gruppo, ride, scherza ed è aperto a trattare di argomenti di ogni genere.

M. è il più giovane, e anche colui che forse più degli altri ha necessità di sostegno. Con lui dobbiamo migliorare la continuità lavorativa che gli garantisce di migliore sugli obiettivi personali

L. è anche il più anziano del gruppo, ma non lo dimostra, sempre pronto al sostegno dei colleghi e alla battuta di conforto e sdramatizzazione, ed è anche migliorato sulle prestazioni lavorative.

Tra poco vedremo spuntare i primi fiori, gli insetti che impollinano, le prime bacche che maturano e da li a poco vedremo finalmente il frutto delle nostre fatiche che cancellerà tutte le delusioni, dello scorso anno.

 

 

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