Lago Soprano. Il perchè di tanti uccelli.

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Si sta confermando, nel corso dei controlli del progetto SIVANN, la presenza di notevoli concentrazioni di uccelli acquatici nel Lago di Serradifalco. Folaghe, Moriglioni, Aironi cenerini e molti altri ancora, si fanno notare in maniera considerevole.

Il motivo è da ricercarsi nella penuria di zone umide nella Sicilia centromeridionale, ma tale aspetto non spiega da solo tale abbondanza. In realtà il Lago di Serradifalco, grandemente condizionato dalle attività umane, può presentare una mutevole presenza vegetazionale la quale, specie nella fascia più fitta che lo circonda, costituisce sicuro rifugio per gli uccelli.

La qualità dell’acqua, infatti, è negli anni cambiata grazie al diversa tipologia di apporto. Può sembrare un paradosso, ma la ricchezza avifaunistica, strettamente dipendente da quella vegetazionale, era dovuta in maniera determinante agli scarichi del paese, ora convogliati in depuratore. L’eccessiva presenza di nutrimenti determinava una vera e propria esplosione vegetazionale che vedeva come più appariscente protagonista la Lenticchia d’acqua. Tale piantina, costituita da una singola piccola foglia e da una radichetta, è tipica delle acque eutrofiche, ossia ricche di sostanze nutritizie. Da sola è arrivata a coprire fino al 100% della superficie del Lago di Serradifalco. Una presenza talmente notevole da aver tipicizzato proprio da un punto di vista botanico il piccolo lago siciliano. La presenza della Lenticchia d’acqua in Sicilia, si ha in genere nelle pozze alle foci dei fiumi e in ambienti similari.

Tutto attorno allo specchio d’acqua crescono poi tre fasce di vegetazione. Dall’ interno verso l’esterno si ha la fascia con lo Scirpus (un parente del Papiro), seguito dalla Typha latifolia tipica per l’infiorescenza femminile dalla forma simile ad un salsicciotto bruno scuro. La fascia che ospita il maggior quantitativo di uccelli, spesso compenetrante la prime due, è senz’altro quella a Cannuccia comune. Proprio qui trovano sicuro rifugio moriglioni, fischioni, folaghe, germani reali e tanti altri.

Un equilibrio che, proprio a causa della diversa qualità assunta dell’acqua, va monitorato di anno in anno. Di certo, se non fosse per questa particolare disposizione vegetazionale, di uccelli ve ne sarebbero ben pochi.

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