Campo di volontariato nazionale a San Fele

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«Se potessi prendere in prestito le parole di un musical, per iniziare questo racconto, ruberei l’incipit di “Aggiungi un posto a tavola”: c’era una volta, anzi c’è! O meglio ancora… potrebbe esserci un piccolo paese di montagna che sta qui, lì dovunque piaccia a chi sta ascoltando».

Con queste emozionate parole Luciano, volontario impegnato nel campo di volontariato nazionale organizzato dalla Legambiente Basilicata all’interno del progetto Lake B.E.S.T Biodiversity Ecosystem Services Tools e sostenuto dalla Fondazione Con Il Sud con il Bando Ambiente 2018, ha iniziato a raccontare la sua meravigliosa esperienza.

Nel mese di agosto, giovani provenienti da ogni regione d’Italia, hanno trascorso 10 giorni immersi nel cuore del Parco naturale regionale del Vulture tra natura e storia. I volontari del campo, in accordo con le indicazioni dell’Ente Parco naturale regionale del Vulture e del Comune di San Fele, sono stati coinvolti nella manutenzione dei sentieri e nella loro pulizia. In particolare, si sono occupati della sistemazione e riparazione di sentieristica, staccionate e segnaletica orizzontale e verticale danneggiata.

 

La testimonianza di Luciano è in grado di trasmettere tutta l’essenza di questa avventura e per questo motivo vi proponiamo il suo racconto.

«Quel piccolo paese di montagna si trova in Basilicata e si chiama San Fele. È lì, in mezzo al Vulture, arroccato sui monti e immerso nelle nostre foreste come la grande maggioranza dei borghi di questa terra. Questo piccolo paese di montagna per 10 giorni è stata la casa di un gruppo variegato, in grado di mescolare e unire generazioni, storie, necessità diverse le une dalle altre per realizzare il primo campo di volontariato nazionale Legambiente per adulti della mia storia in questa associazione e in questa comunità.Sono state giornate impegnative, piene di attività, di colore, di vita vissuta fianco al fianco con bisogni e richieste tutte differenti fra loro. Il timore di non essere all’altezza, la paura di deludere le aspettative di ragazzi e ragazze straordinari si sono disciolti come neve al sole. È bastato semplicemente immergersi e lasciarsi trasportare dalla loro spensieratezza, dalla loro voglia di fare, dalle loro idee e dalla loro fantasia».

«In questi dieci giorni mi sono innamorato dell’anarchia organizzata che si è sviluppata fra quelle stanze, lungo quei sentieri, attorno ai vicoli di San Fele. Un’anarchia basata sulla fiducia e sul rispetto profondo per l’altro, sulla volontà di trovare soluzioni, sull’inventare passatempi e mettersi in gioco senza risparmiarsi.

Mi sono innamorato di quello che resterà per sempre “il mio primo campo di volontariato nazionale”, di questo gruppo anarchico e perfetto in tutti i suoi difetto, i nostri difetti».

Se è vero che le associazioni e le organizzazioni complesse spesso funzionano come grandi famiglie allargate, mi piace pensare di aver trovato l’ennesimo pezzo della famiglia del cigno: un pezzo eterogeneo composto da anatroccoli che non hanno più voglia di accontentarsi e da adulti che non hanno dimenticato il loro essere stati pulcini.

Se è stato solo un sogno, non svegliatemi. Se è accaduto per davvero lasciatemi sognare ad occhi aperti».

Parole che profumano di libertà, adattamento, organizzazione, condivisione e felicità.

Tutto questo è stato il campo di volontariato nazionale del progetto Lake B.E.S.T Biodiversity Ecosystem Services Tools, un’occasione di crescita e divertimento da vivere almeno una volta nella vita.

 

«L’Amministrazione Comunale di San Fele – dichiara l’Assessore al Turismo Elisabetta Chieca – ha sostenuto con forza e accolto con grande gioia tutti i volontari e le volontarie del Campo di volontariato nazionale voluto da Legambiente Basilicata, provenienti da varie regioni italiane.

Siamo grati per questi 10 giorni dedicati alla comunità di San Fele attraverso la pulizia e manutenzione dei sentieri, l’implementazione della cartellonistica informativa delle cascate e per essersi integrati nella comunità partecipando agli eventi e vivendo il territorio attraverso scambi culturali e culinari».

«Come amministratori – continua – saremo sempre a sostegno di questo tipo di iniziative che arricchiscono il territorio e ci aiutano a prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo e auspichiamo che possano verificarsi ancora nel futuro. Intanto, siamo felici di proseguire il percorso di collaborazione attivato con Legambiente, attraverso la prosecuzione dei percorsi di educazione ambientale attivati con la scuola e con la realizzazione di iniziative condivise come l’apposizione della cartellonistica realizzata e la realizzazione dell’iniziativa “Puliamo il Mondo” da tenersi nel mese di settembre».

Quando il desiderio di valorizzare il territorio in cui si vive accomuna associazioni, amministrazione comunale e cittadini si riesce a dar vita a progetti unici, come questo, capace di emozionare e lasciare il segno.

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