Gli Enotri e lo spirito del progetto

Gli Enotri erano un popolo frugale, che sapeva valorizzare ciò che la terra offre quando si vive in armonia con essa. Furono uno dei primi popoli greci a colonizzare l’Italia e vollero stabilirsi in un lembo di terra collinare e boschiva che correva tra le colonie greche di Poseidonia, Siris/Herakleia, Metaponto e la Calabria.

La loro era una fiorente economia agricola e artigianale che prosperò dal IX secolo a.C. fino alla caduta di Sibarys nel 510 a.C. periodo dopo il quale gli Enotri furono costretti a migrare in Sicilia.

La “Fattoria degli Enotri” sorge in un piccolo anfratto di mondo, all’ombra del castello di Valsinni in cui visse la tormentata poetessa Isabella Morra, simbolo di lotta ed emancipazione femminile. Ella volle trasgredire alle imposizioni maschiliste del suo tempo, tentando di liberarsi dalla tirannia dei suoi fratelli e pagando questo suo coraggioso atto con la vita. Oggi questo vuol essere un luogo di riscoperta di alcuni dei valori semplici della vita, della spontaneità, dell’aggregazione e dell’amicizia. Ritmi meno serrati e più contemplativi per far ritornare un po’ di sana lentezza in questa società sempre orientata al progresso e alla velocità come era cara al futurista Marinetti. Questo luogo vuol essere lontano dagli affanni e dalla prospettiva consumistica che divora l’animo e il tempo umano. Qui vogliamo ripartire dalle nostre origini, rimodellando uno stile capace di saper rallentare e gustare i valori autentici. Noi vogliamo che questo luogo possa essere, nel futuro prossimo, un posto che racconti di lavoro onesto, di un forte contatto con la natura con una visione di inserimento sociale.