Conoscere il territorio e la comunità: gli studenti e le studentesse del Liceo Secusio
di officineculturali
Come fare per comprendere le relazioni di un territorio e della sua comunità? Per BeeDINI – Vizzini 2030 abbiamo scelto di iniziare dall’ascolto degli abitanti del comune della aree interne catanesi, così da costruire insieme le fondamenta di un percorso di sviluppo locale condiviso.
Negli scorsi mesi, come nel caso dell’appuntamento con la comunità del 2 luglio alla Villa comunale, abbiamo invitato adulti, famiglie e anziani del paese a raccontarci la loro Vizzini di ieri e di oggi e la loro visione dei futuri possibili della città: abbiamo ascoltato molte e differenti voci ma mancavano ancora i ragazzi e le ragazze, quelli che noi adulti chiamiamo adolescenti. Grazie ad un PCTO (già alternanza scuola-lavoro) li abbiamo incontrati lo scorso 22 luglio all’ombra degli alberi del Castello – Ex carcere mandamentale di Vizzini.
I ragazzi e le ragazze della 4A del Liceo Secusio di Caltagirone, con sede distaccata a Vizzini, hanno disegnato la loro mappa, i loro percorsi e le loro abitudini tra le strade del paese. Tra risate, scherzi, ricordi, osservazioni e ragionamenti abbiamo chiesto cos’è Vizzini dal loro punto di vista, e cosa cambierebbero della loro città in futuro. Sono bastati fogli, pennarelli e l’avergli dimostrato che eravamo lì per ascoltare a far sì che nascesse un ricco confronto su quelle che sono le loro abitudini e le loro pratiche sia per lo studio che per il tempo libero. Abbiamo imparato che alla biblioteca comunale, prima della pandemia, si poteva studiare tutti insieme per preparare compiti e interrogazioni; o che vedersi alla villa fosse un ottimo modo per trascorrere del tempo libero all’aperto; e infine che tra i tanti bar e chioschi presenti nel territorio, ce n’è uno preferito, gestito da dei ragazzi poco più grandi e con i loro stessi gusti musicali.
Ma in tutto questo il Castello – Ex Carcere mandamentale nelle loro giornate e nelle loro abitudini dove si colloca? Al momento è un grande assente nella loro percezione della città. È solo un luogo visitato negli anni passati in occasione di gite scolastiche o dove hanno assistito insieme alle famiglie ad un concerto o ad uno spettacolo teatrale. Sarà anche questa una delle sfide di BeeDINI – Vizzini 2030: provare a riportare il Castello tra i luoghi rilevanti dove ragazzi e ragazze, studenti e studentesse possano riconoscersi grazie ad un processo che li veda protagonisti nella costruzione di valori e di pratiche in uno dei beni storico-artistici della città.
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