A Bitti, dopo l’alluvione, c’è Oje: il festival per un futuro sostenibile
di legambientesardegna
A nove mesi dal disastro dell’alluvione di novembre che causò vittime e danni milionari a Bitti, paese del Nuorese, questo fine settimana ci sarà un grande laboratorio di comunità. In un territorio già fragile e a rischio idrogeologico è tempo di iniziare a immaginare e costruire un futuro sostenibile. Grazie al festival Oje (con il patrocinio di Legambiente Sardegna) dal 3 al 5 settembre le attività punteranno a costruire le basi concrete per discutere di un futuro a medio lungo termine. Le nuove generazioni dovranno esserne protagoniste e realizzare modello di sviluppo territoriale dove il rispetto della natura e la sostenibilità ambientale siano le linee guida principali. Per poter arrivare – in tutta la Sardegna e soprattutto nell’area in cui opera il progetto Acqua e fuoco, con il sostegno della Fondazione con il sud – a nuove visioni socio-economiche e stili di vita quotidiani.
Qui la brochure con il programma completo
Un festival per i bambini
Oje dedicherà buona parte degli appuntamenti in programma ai bambini: un calendario con attività esperienziali, divulgative ed educative, laboratoriali e di spettacolo con un particolare riguardo verso il mondo delle stelle e lo studio dell’universo. Infatti, il territorio di Bitti è coinvolto nel grande progetto di ricerca internazionale che prevede la costruzione dell’Einstein Telescope, strumento di ultima generazione per lo studio delle onde gravitazionali. Un’infrastruttura che potrebbe diventare un vero traino per lo sviluppo di tutta l’area e non solo dei comuni direttamente coinvolti. Per questo motivo è necessario discutere e sensibilizzare il territorio e le sue generazioni più giovani sui temi dell’impatto socio economico dell’Einstein Telescope e del rispetto dell’ambiente, preparandolo a quello che nel lungo periodo potrebbe diventare un cambiamento epocale.
Venerdì 3 settembre si apre a un futuro solo apparentemente lontano con il laboratorio astronomico “Rotta verso il cielo” a cura del Ceas Tepilora e di Silvana Sanna ma sarà soprattutto la giornata dell’incontro tra le istituzioni e le idee innovative di giovani startup sarde. Alle 16 in piazzetta Pittalis si terrà infatti il taglio del nastro ufficiale con il convegno: “Puntiamo alle stelle: giovani innovatori al servizio del territorio”. Istituzioni, Startupper sardi e i ricercatori dell’Einstein Telescope, si incontrano in una suggestiva cornice – il cortile dell’area museale di Bitti – che li collega alle radici profonde di questi luoghi. A indicare la direzione per uno sviluppo davvero in armonia con il territorio e le sue peculiarità naturali e socio-economiche, il sindaco Giuseppe Ciccolini anche in veste di Presidente del Parco Naturale Regionale Tepilora.
Chiuderà la prima giornata l’Associazione Astronomica Nuorese con un laboratorio per bambini e adulti ricco di divertenti esperimenti tra magnetismo ed onde gravitazionali.
Sabato 4 settembre sarà la giornata più intensa in cui bambini di ogni età e le loro famiglie potranno partecipare a tanti laboratori ed esperienze interattive pensate per avvicinarli in maniera gioiosa ed educativa alla scoperta dell’ecosistema e al rispetto della natura. Dalle 8 del mattino in poi sarà possibile scoprire pianeti e costellazioni in un’emozionante esperienza immersiva all’interno del planetario gonfiabile dell’Associazione Astronomica Nuorese. La mattinata proseguirà con i laboratori creativi esperienziali a cura del CEAS Tepilora in collaborazione con Monica Saba di Ovis Nigra, l’incontro sonoro musicale per neofamiglie e bambini dai 12 ai 24 mesi ideato e condotto da Francesca Romana Motzo di Contatto Sonoro e il workshop di illustrazioni per bambini sulla mobilità sostenibile tenuto da Marina Brunetti, in arte Marinetti.
Alle 17.00 in piazzetta Pittalis gli esperti della Libera Scuola di Erboristeria Popolare Calarighe dialogheranno sulle piante officinali e alimurgiche del territorio.
Alle 17.30 il Festival si sposta nell’affascinante sito Archeologico di Romanzesu per due appuntamenti imperdibili di “Musica senza confini” il progetto di Stefano Baroni e Francesca Romana Motzo dedicato alla figura della Madre con un laboratorio sonoro destinato alle neomamme e ai piccoli da 0 a 12 mesi e la performance esperienziale Circular music. Fino a giungere all’appuntamento conclusivo della giornata in Piazza Asproni quando la talentuosa cantante bittese Piera Demurtas, in arte Sidra, si esibirà con un trio in acustico accompagnato dalle illustrazioni “live” dell’artista Marinetti.
Domenica 5 settembre alle 9.00 appuntamento per bambini e famiglie presso la ludoteca del paese per un dolce inizio dedicato alla scoperta del delicato mondo delle api con l’azienda Apistica Luja per poi continuare alle 11.00 con l’incontro laboratorio sonoro di Francesca Romana Motzo dedicato alle neo-famiglie dei bambini dai 2 ai 3 anni in piazzetta Pittalis e poi alle 15 con il workshop di pitture con pigmenti naturali in piazza Cumbentu.
Gran finale tutto musicale per il Festival del Futuro Sostenibile. In piazza Asproni alle 17.00 con Stefano Baroni, musicista poliedrico e di comunità che coinvolgerà la cittadinanza e i partecipanti all’appuntamento in un’esperienza unica di Drum Circle in cui prenderà vita un’orchestra partecipata e improvvisata che per circa un’ora, con strumenti musicali insoliti, creerà un suono unico e collettivo ad alto tasso di coinvolgimento. La sera alle 21, invece, Paqujto Farina e Easy Sound Band saliranno sul palco per chiudere in bellezza il Festival Oje con una performance musicale trascinante e divertente.
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Intrattenimento a prova di Covid. Quasi tutte le attività in programma si terranno all’aria aperta in spazi ampi dove sarà garantito il distanziamento sociale tra i partecipanti e sarà obbligatorio indossare la mascherina nel caso di attività in spazi al chiuso. I laboratori per bambini avranno tutti una capienza massima di 20 persone e a tutti gli adulti spettatori e ai partecipanti agli eventi verrà richiesto obbligatoriamente di esibire il proprio green pass, pena l’impossibilità di accedere agli incontri.
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