L’arte dell’intaglio secondo Mario Fricano

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Mario Fricano nasce a Chicago da padre e madre italo-americani che decidono di tornare in Sicilia quando lui era ancora piccolo. Scopre la sua propensione per la lavorazione del legno fin da piccolo, quando a 9 anni comincia a fare i suoi primi esperimenti sul legno. A partire da quel momento passa le estati in bottega da un falegname che realizzava mobili di diverso tipo e lo accoglie di buon grado. A 18 anni comincia a lavorare a tempo pieno in quest’ambito, prima come verniciatore di mobili e poi a poco a poco come intagliatore. Nel percorso che lo porta ad approfondire l’arte dell’intaglio è centrale per lui l’incontro con Giovanni Tinnirello, famoso intagliatore di carretto a Bagheria. Tinnirello dà lui preziosi consigli, gli apre la sua casa e bottega, condivide i suoi disegni. Non si prodiga in insegnamenti tecnici ma svolge un ruolo fondamentale nell’incoraggiare Mario a continuare nella direzione dell’intaglio del carretto e nel fargli scoprire e riconoscere il suo talento.

Secondo Mario la tradizione del carretto non è del tutto compresa nel suo senso profondo e l’aspetto che più attrae di esso è la sicilianità che rappresenta. Per le persone è quindi importante avere in casa un pezzo della tradizione perché è come portare tra le proprie mura domestiche un pezzo di Sicilia. Proprio per questa perdita di senso che Mario riconosce al modo in cui viene fruito il carretto per lui è molto importante che le maestranze ad esso legate vengano tramandate e praticate nella loro forma e modalità originaria. Per tale ragione realizza soltanto intaglio a mano utilizzando gli attrezzi tradizionali. Inoltre ama definire sul legno i dettagli della figura e quindi predilige i legni più “duri” quali frassino, rovere, noce, faggio. Al momento non ha degli allievi in bottega perché i giovani che gli hanno chiesto di imparare hanno sempre desistito dopo pochi tentativi. Si tratta secondo lui di un problema generazionale per cui i giovani non sono più abituati a perseverare e imparare con pazienza per errori e tentativi. Ritiene però che se questo mestiere garantisse maggiore stabilità economica ci sarebbero sicuramente più incentivi sia da parte di chi insegna che da parte di chi apprende. Oggi Mario lavora attivamente come intagliatore ma concilia questa attività con quella di installatore di arredi negli Stati Uniti dove si reca per alcuni mesi ogni anno.

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