Il welfare sociale dell’associazione Francesco Pugliesi
di lucacereda
“La Bottega Sociale” rappresenta l’emblema dell’operato dell’associazione Francesco Pugliesi e un passo avanti significativo alla diffusione e allo sviluppo delle cure primarie, con l’obiettivo di essere sempre più vicino ai bisogni degli abitanti del territorio di Vibo Valentia, in particolare quelli più fragili, quando la situazione sanitaria non è particolarmente complessa da richiedere l’intervento di sistemi di emergenza o di ricoveri ospedalieri, ma che risponde comunque a un bisogno di aiuto al quale il personale medico-infermieristico può dare una risposta appropriata, efficace ed efficiente.
«Il nostro lavoro di implementazione dell’ambulatorio sociale rappresenta un nodo strategico del sistema delle cure primarie perché, operando in stretta connessione la rete dei servizi, monitoriamo i fattori di rischio e la gestione dei soggetti con patologie cronico degenerative – racconta il residente, Filippo Pugliesi, padre di Francesco, scomparso a causa di un tumore -. In questa visione complessiva l’Ambulatorio Sociale il fiore all’occhiello della nostra proposta sanitaria e sociale, perché prevede la “presa in carico” della persona attraverso la valutazione del bisogno di assistenza, l’uso di metodologie e strumenti di pianificazione per obiettivi e di adeguati strumenti informativi».
Questo è il filone del servizio sociale e comunitario dell’associazione, e la “Francesco Pugliesi” che garantisce agli utenti la consulenza di medici specialisti (biologa nutrizionista, ortopedico e psicologo), visite mediche generiche, prelievo del sangue e fisioterapia, il tutto prestato gratuitamente. Lo sportello sanitario ha segnato però la prima tappa di un percorso e vuole rappresentare un segno tangibile di solidarietà verso le fasce più deboli della nostra comunità «al fine di poter agevolare i più anziani e i disagiati nella fruizione di servizi sanitari e prestazioni mediche generiche con prenotazioni che raddoppiano di anno in anno», chiosa Pugliesi.
Oltre alla componente sanitaria, è fondamentale quella sociale per i volontari che contribuiscono alla vita dell’associazione: «Durante le feste di Natale e Pasqua i nostri volontari vanno negli ospedali della zona per visitare gli ammalati e portare nella struttura lo spirito della festa, regalando loro del tempo e tanta compagnia. Lo facciamo anche nelle rsa e rsd della zona. A questo proposito – testimonia con orgoglio il presidente – abbiamo avviato il progetto costruzione Casa di Accoglienza per Anziani e Disabili. Il sogno sta diventando realtà, con 1.800 mq di struttura distribuita su 4 livelli: «Nel seminterrato ospiteremo una cucina, una lavanderia, una sala convegni e aule per vari laboratori; al piano terra si troveranno gli ambulatori medici, una cappella e delle zone per le attività motorie; nei piani superiori saranno allestite 12 camere da letto doppie, ciascuna camera dotata di servizi igienici ad hoc. Inoltre ogni piano prevede la presenza di una sala da pranzo, l’infermeria e sala tv. La struttura sarà circondata da un parco verde per attività all’aperto», conclude Filippo Pugliesi.
Ti potrebbe interessare
L’Istituto Per la Famiglia, un’esperienza di servizio a 360 gradi
di lucacereda
L’Istituto Per la Famiglia è un’associazione di volontariato, che si occupa principalmente di Protezione Civile e Servizio Civile costituita nel 1994 «per...
“Tendiamo le mani” al prossimo
di lucacereda
Il comune di Corigliano-Rossano e in particolare il borgo di Schiavonea dove l’associazione Tendiamo le Mani ha la sua sede si trova...
Dal dramma della malattia, a “Viva la Vida”
di lucacereda
L’associazione Viva la Vida è nata dieci anni fa a Sibari, frazione di Cassano Ionio nel cosentino, dopo la scomparsa di Giuseppe...