Il laboratorio delle idee
di lacarovanacooperativasociale
Laboratorio grafico rivolto ai bambini tra i cinque e i dieci anni, ospitato nei locali del Lazzaretto, condotto da Maria Tedde e Alberto Marci dello Studio Deposito
Tra le attività del progetto RigenerAzione Urbana si inserisce il laboratorio grafico rivolto all’infanzia, condotto da Maria Tedde e Alberto Marci, rispettivamente designer e artista dello Studio Deposito. Una volta a settimana i bambini e le bambine tra i cinque e i dieci anni, residenti nel quartiere Sant’Elia, si incontrano al Lazzaretto, dove, giocando, si impegnano in una ricerca estetica che porterà gli operatori a definire il logo per poi dare una forma al progetto attraverso le immagini, i colori e i linguaggi.
“Siamo partiti svolgendo alcune interviste per capire come i bambini percepiscono il quartiere, quanto lo conoscono, cosa migliorerebbero e cosa no, perché – vista l’età – ancora non conoscono il concetto di “logo” o di “immagine” e allora abbiamo giocato con la loro fantasia affinché ci dicessero, per esempio, quale forma avrebbe avuto Sant’Elia, se fosse stato una forma, o se fosse stato un colore, quale. Ancora, immaginando che il quartiere fosse un supereroe o un personaggio dei cartoni, ci siamo fatti raccontare che veste avrebbe indossato, quali poteri avrebbe dovuto avere e come si sarebbe comportato, così si è creata un’immagine a partire da un gioco e noi abbiamo raccolto tante informazioni su cui poi lavoreremo nella fase esecutiva, di progettazione di un’immagine coordinata del progetto.”, riportano Maria e Alberto, intervistati al termine di un incontro.
Una vera sperimentazione in cui le idee fornite dai bambini e dalle bambine saranno il punto di partenza per lo studio del concept e per l’analisi del naming. “Al momento manca l’ultima attività, ossia farli lavorare sull’isotype e quindi sulla creazione di un linguaggio universale che passi attraverso i simboli, stimolando il loro immaginario e arrivando quindi a tratteggiare il logo con un approccio inferenziale”, aggiunge Alberto, che da più di un mese è impegnato, insieme a Maria, in una ricerca estetica che vede rincorrersi significati e significanti.
Un laboratorio di idee che si inserisce nel contesto di RigenerAzione Urbana, con l’intento di coinvolgere la collettività e di misurarsi con i sogni e i desideri dei più giovani, ascoltandoli e interpretandoli; e dove, appuntamento dopo appuntamento, crescono le consapevolezze degli operatori e le aspettative dei più piccoli.
Ognuno di loro ha fornito una visione di Sant’Elia attingendo dal bagaglio sensoriale e esperienziale, lavorando sui ricordi e su quei momenti significativi della loro infanzia legati a doppio filo al territorio, offrendo spunti interessanti riguardo alle diverse possibilità di vivere il rione in un’ottica che sia la più inclusiva possibile.
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