Su “Terra Aut” i passi degli scout del gruppo Galatone 1 per un campo di formazione e lavoro

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Un campo di formazione e lavoro per far respirare ai giovani scout “Il fresco profumo della libertà” e per avvicinarli ai temi della valorizzazione e promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati e sequestrati alle mafie. All’inizio del mese di agosto Terra Aut sarà scandita dal ritmo dei passi dei rover e delle scolte del clan del gruppo Galatone 1. Si tratta degli scout tra i 16 ed i 20 anni che fanno parte dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) che hanno deciso di vivere la Route estiva affiancando alla strada anche un’esperienza di servizio.

Gli scout, quindi, vivranno quattro giorni di lavoro e di formazione sui terreni gestiti dalla cooperativa sociale Altereco e sottratti ad uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana, che oggi sono diventati avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale. La mattina il gruppo di rover e scolte sarà impegnato nel lavoro attraverso attività agricole o di decorazione ed abbellimento, mentre il pomeriggio è previsto il percorso di formazione con incontri con parenti delle vittime di mafia, studiosi, visioni di film, visita e conoscenza della città di Cerignola e del suo territorio.

L’obiettivo, dunque, è quello di sensibilizzare i più giovani sui temi dell’antimafia sociale, facendo comprendere l’importanza della legge 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, le attività, i progetti avviati, gli inserimenti lavorativi di persone in fragilità sociali resi possibili grazie all’agricoltura sociale. Gli scout, inoltre, saranno nelle attività del progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. ll progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di sei persone in condizione di svantaggio.

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