Su “Terra Aut” i bambini raccolgono la ciliegie della legalità

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Hanno raccolto le ciliegie della legalità, partecipando attivamente all’iniziativa. Hanno visitato e conosciuto più da vicino la realtà di Terra Aut, il terreno confiscato alla mafia in agro di Cerignola gestito dalla cooperativa sociale Altereco. Hanno incontrato gli operatori, parlato con loro, ascoltato la storia di quel bene, l’importanza della legge 109/96 sul riuso sociale dei beni confiscati. Ed hanno visto che quella terra oggi genera prodotti liberati dalla mafia, etici e di qualità. Protagonisti della raccolta delle ciliegie sono stati i piccoli del Centro Sociale Padre Pio, accompagnati dagli storici operatori ed il presidente, mentre domani sarà la volta dei ragazzi che frequentano il Centro Sociale “Don Antonio Palladino” di Cerignola. «È stato un pomeriggio intenso, un emozionante ritorno alla natura che ha illuminato i loro occhi, sporcato i loro abiti e colorato le loro labbra di rosso… il colore delle golosissime primizie che la terra ogni anno ci dona e che scegliamo di condividere con la collettività – dicono dalla Cooperativa Sociale Altereco – . I beni confiscati sono beni collettivi che vanno vissuti e condivisi con tutta la comunità, per questo è importante organizzare dei momenti in cui i cittadini, piccoli e grandi, possono vitare il terreno, conoscere le attività che si svolgono e beneficiare anche dei frutti che nascono»

Per i bambini e per i ragazzi, dunque, è stata un’occasione per conoscere il sogno di agricoltura sociale che vede impegnati sui terreni migranti tolti dalle maglie del caporalato, persone che vengono dal circuito della giustizia riparativa, ex-detenuti. Un lavoro che non hai mai perso di vista la filosofia che sta alla base del suo progetto: prendersi cura della terra e delle persone, soprattutto di quelle che per i motivi più diversi vivono in condizioni di disagio. E’ da qui che si è partiti per trasformare un luogo simbolo del potere criminale in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale. E’ qui che si realizzano prodotti liberati dalla mafia, etici e di qualità. Un percorso di agricoltura sociale reso oggi ancora più forte dal progetto  “Il fresco profumo della libertà”,  selezionato nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. La struttura che fino a pochi mesi fa era inutilizzabile e diroccata, infatti, ha ormai preso le sembianze di un B&B, una struttura ricettiva capace di accogliere turisti, visitatori e pellegrini. Nello stesso immobile troverà spazio anche la Bottega Solidale per la produzione e la vendita di prodotti a km 0 e sarà avviata la progettazione di una etichetta partecipata per favorire vendita e commercializzazione dei prodotti.

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