I prodotti “liberati” dalla mafia di Terra Aut sbarcano sull’e-commerce etico e sostenibile gioosto.com

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Puoi trovarci la passata di pomodoro biologico, la confettura extra di ciliegie, le melanzane alla brace sott’olio, il succo di melagrana biologico, le zucchine grigliate sott’olio d’oliva, la confettura di uva ed il paté di cime di rape in olio d’oliva. Tutti prodotti “liberati” dalla mafia, tutti accompagnati da una piccola scheda descrittiva che aiuta a capire le loro qualità, la storia del produttore e – soprattutto – dove e come sono stati realizzati. Perché la missione della piattaforma e-commerce gioosto.com è di «rendere facilmente accessibili all’acquisto online tanti prodotti di aziende, spesso di piccole dimensioni, impegnate sul loro territorio a cambiare davvero il sistema economico e la loro comunità». Per questo, da qualche giorno sulla piattaforma messa a disposizione da gioosto trovano spazio alcuni dei prodotti realizzati dalla cooperativa sociale Altereco  sui terreni di “Terra Aut”, in contrada Scarafone, sui beni confiscati a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana. Tutti prodotti che rispettano la filiera agroalimentare dalla lavorazione alla trasformazione. 

L’avventura di gioosto, infatti, è nata da una domanda: perché non proporre uno store che abbia solo prodotti socialmente e ambientalmente responsabili? Di conseguenza, la piattaforma è dedicata alle «aziende che offrono prodotti di qualità senza dimenticare che il lavoro è uno strumento per restituire dignità alle persone, che l’ambiente è una ricchezza da consegnare ai nostri figli e che le comunità locali sono il vero capitale sociale su cui investire». Del resto “Terra Aut” prova a dare delle risposte concrete in materia di antimafia sociale, raccontando con il suo progetto di agricoltura sociale quanto sia importante ed anche fortemente simbolico trasformare un luogo simbolo del potere mafioso in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo.

Ed è qui che la cooperativa sociale Altereco porta avanti il suo sogno di agricoltura sociale ed inserimento lavorativo, favorendo una piena inclusione socio-occupazionale delle persone che vengono da situazioni si svantaggio, come persone ammesse alle misure alternative al carcere, ex-detenuti, migranti. Un sogno reso oggi ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.

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