«Una valanga di emozioni». La visita del presidente Conte su “Terra Aut” raccontata da Altereco

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«E’ stata una giornata incredibile per noi. Una valanga di emozioni, abbiamo ripercorso tutti questi anni passati a lavorare duramente per costruire un luogo che fosse aperto a tutti, soprattutto ai più fragili, questa è Terra Aut». Inizia così il post pubblicato sulla sua pagina facebook dalla cooperativa sociale Altereco, il giorno dopo la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte  sui terreni di “Terra Aut” confiscati alla mafia. La cooperativa sociale Altereco, che in contrada Scarafone, sui beni sottratti al boss Giuseppe Mastrangelo, gestisce un terreno agricolo di 8 ettari con annesso fabbricato, è infatti tra le dieci cooperative che in tutt’Italia sono impegnate ad accogliere i giovani studenti nel progetto pilota “LegaliTour: percorsi di legalità, formazione ed orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione”, organizzato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, insieme al Ministero dell’Istruzione. Non a caso, il presidente Conte era accompagnato dal Ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, e dal presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, senatore Nicola Morra. Insieme, quindi, hanno fatto tappa sul bene sottratto alla criminalità organizzata il cui sogno di agricoltura sociale è reso oggi ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara.

Hanno parlato con gli operatori della cooperativa Altereco, con gli studenti, con i braccianti impegnati sui campi. Hanno conosciuto da vicino l’esperienza della cooperativa che ha trasformato un luogo appartenuto alla criminalità organizzata, in un presidio di legalità, di lavoro, di sviluppo. E che adesso, anche attraverso “Il fresco profumo della libertà” potrà valorizzazione maggiormente la sua attività. «Tra pochi mesi spalancheremo, ancor di più s’è possibile, le porte al futuro, ai nuovi progetti e all’inclusione. Avere lì il Presidente Giuseppe Conte la Ministra Lucia Azzolina ed il Presidente Nicola Morra è stata un’emozione che ci ha reso più consapevoli della nostra azione e del nostro lavoro – proseguono dalla cooperativa Altereco – I ringraziamenti da fare sono tantissimi e vanno a tutti coloro che ci hanno sostenuto e hanno tifato per noi, a tutte le realtà territoriali e non, che sono state al nostro fianco, ai giornalisti che hanno atteso tanto ad una temperatura altissima, agli amici e tutti quelli che pur non essendoci fisicamente hanno gioito con noi ed infine agli studenti, i docenti accompagnatori, i dirigenti e l’ufficio scolastico regionale che hanno dimostrato che la scuola c’è e che la collaborazione con le realtà che gestiscono i beni confiscati può dare ottimi risultati».

La visita sul bene confiscato alla mafia, quindi, rientrava nell’ambito delle iniziative previste in occasione della presentazione del progetto “LegaliTour: percorsi di legalità, formazione ed orientamento nel sistema educativo nazionale di istruzione”, svoltosi nell’Auditorium “Teodato Labia” dell’Istituto “Zingarelli–Sacro Cuore” di Cerignola. Dopo l’incontro con gli studenti che fino all’8 agosto stanno partecipando ai campi della legalità sui terreni di “Terra Aut”, il presidente Conte ha visitato il bene sottratto alla mafia che attraverso la coltivazione e la trasformazione di prodotti ortofrutticoli e l’inserimento socio-lavorativo di persone in condizione di svantaggio, è diventato in questi anni avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale.

Le produzioni di “Terra Aut” spaziano dall’uva da tavola alle olive coratine dalle quali viene prodotto l’OlioAut, per poi passare alle ciliegie e agli ortaggi da cui nascono patè di cime di rapa, zucchine grigliate sott’olio d’oliva , melanzane grigliate sott’olio d’oliva, fino all’ultima scommessa: la produzione di 25mila bottiglie di passata di pomodoro biologico. Una sfida resa ancora più ambiziosa con il progetto “Il fresco profumo della libertà” sostenuto da Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. L’iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di sei persone in condizione di svantaggio.

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