I pomodori, il sole del 25 aprile e il nostro sogno “comune”.

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Forse, non è un caso che proprio domenica 25 aprile sia uscito il sole. Dopo la pioggia degli scorsi giorni, la squadra dell’associazione Diritti a Sud è finalmente tornata a lavorare per mettere a dimora i pomodori della passata “Sfruttazero”.

Siamo orgogliosi del fatto che in quella squadra ci sia anche una parte di Luna. Perché sono amici fraterni e compagni di viaggio di una nuova entusiasmante avventura, che ribadisce il valore della terra, “campo di battaglia” per una nuova resistenza. E che aggiunge un altro tassello al percorso che Rosa, Angelo e tutti gli amici dell’associazione Diritti a Sud hanno fatto partire dalla vicina Nardò, nel segno della sostenibilità, amore per la terra, rispetto per gli uomini che la lavorano.

È una sinergia che ha avuto già più di un anno per rodarsi. Con loro, ma anche insieme ai contadini di cooperativa Karadrà ad Aradeo: tre realtà che nella scorsa estate hanno inaugurato una nuova idea di “distretto”. Nell’estate 2020, insieme, abbiamo prodotto “La Comune”: la nuova passata che arricchisce il carrello “Sfruttazero” di Diritti a Sud con il sapore dei pomodori Tombolone, San Marzano e d’inverno coltivati dalla cooperativa Karadrà e insieme ai nostri Tombolino.

Un esperimento riuscito a pieno, che ovviamente stiamo replicando anche quest’anno. Anzi abbiamo voluto renderlo ancora più forte. Perché “La Comune” non è un mero scambio di prodotti ma costruisce giorno dopo giorno le basi di una piccola agricoltura contadina, solidale e territoriale.

Per questo, in una parte dei nostri terreni siamo già impegnati nella nuova produzione de “La Comune”. Sono trenta are, dove Domenico Sara, Iuri e Davide hanno già piantato le ottomila piante di “Tombolino” e “Rio grande” che ci serviranno anche a confezionare la ricetta speciale di “cunserva mara” che ci ha trasmesso Maria Rosaria.

Il secondo lotto, quello in cui i filari di piantine hanno cominciato a prendere forma domenica scorsa, è invece gestito in una collaborazione totale con l’associazione Diritti a Sud. Insieme, pratichiamo un contratto di “cointeressenza”, mettiamo in condivisione non solo la terra ma anche manodopera, mezzi e competenze. È poco più di un ettaro e mezzo ma se non dovesse bastare siamo pronti a spostarci anche in contrada “Cozzole”.

Si è iniziato da gennaio, e gradualmente abbiamo fatto le prime lavorazioni sul suolo, abbiamo steso i teli di pacciamatura mentre le stanze di Luna diventavano laboratorio per la preparazione di bio-fertilizzanti secondo i principi dell’agricoltura organica-rigenerativa.

Poi domenica scorsa il sole finalmente è uscito. E hanno preso il via le piantumazioni rimandate di giorno in giorno per evitare le giornate fredde di questa strana primavera.

Al lavoro eravamo una squadra numerosa. D’altro canto ci vuole tanta energia per piantare oltre ventottomila piante. Ma soprattutto ci vuole la consapevolezza che bisogna lavorare con impegno, per coltivare giorno dopo giorno il desiderio comune di resistenza.

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