Il Marroncino di Melfi, una castagna tutta lucana

di

Simbolo dell’autunno, la castagna è un tesoro inestimabile dell’antica tradizione culinaria lucana. In Basilicata, la castagna più desiderata, ma ancora poco nota al resto d’Italia, è il Marroncino di Melfi, coltivata sul territorio del Vulture.

L’area del Vulture-Melfese risulta particolarmente vocata per la castanicoltura, infatti, solo tra MelfiRioneroRaponeBarile e Atella ci sono tra gli 800 e i 100 ettari che producono la varietà Marroncino di Melfi.

CARATTERISTICHE

Si tratta di una castagna di grossa pezzatura, di forma tondeggiante e di colore marrone lucido con striature evidenti. La loro raccolta avviene nei mesi di settembre e ottobre. È adatta ad essere consumata fresca, quindi è molto ricercata per la produzione dei marrons-glacés. Secondo alcune fonti la pianta del Marroncino di Melfi pare sia stata portata da Federico II di Svevia, dalla Turchia nel Regno delle due Sicilie, in particolare a Melfi.

Dalla pasta con farina di castagne alla carne condita con crema di marroni, dalla pizza al marroncino alla birra di castagne, dal castagnaccio fino al gelato di marroni, è un alimento dai mille utilizzi.

Questo frutto dal quale si ricavano tantissimi gustosi piatti, da molti anni, è il protagonista di una delle più importanti sagre regionali: quella della Varola di Melfi.

SAGRA DELLA VAROLA

La Sagra della Varola di Melfi è un appuntamento che si rinnova ormai dal 1960. La protagonista assoluta è la varietà di castagna tipica lucana che attira visitatori da tutto il Sud Italia, soprattutto da Campania e Puglia. Negli anni è diventato, se non il più conosciuto, sicuramente tra i più importanti e seguiti appuntamenti lucani. Si tratta di una tradizione che si ripete ogni anno, nella città federiciana, durante il penultimo weekend di ottobre.

In nome Varola deriva dal metodo di cottura, infatti, i marroncini vengono preparati nella varola, enorme recipiente bucherellato in cui vengono arrostiti trasformandoli in caldarroste. In questi giorni l’incantevole centro storico di Melfi si trasforma in un castagneto grazie agli stand gastronomici, dalla forma di tipica dei rifugi montani, realizzati con rami di castagno. Qui i visitatori possono assaporare le specialità tipiche, dolci e varie pietanze a base di castagne. Inoltre, non c’è solo la degustazione della castagna, ma anche di formaggi, mieleolio e dell’immancabile Aglianico del Vulture. La Sagra della Varola e le sue prelibatezze sono accompagnate da musicisti, artisti di strada, convegni, e da tutto ciò che parla del magnifico territorio del Parco del Vulture.

lake B.E.S.T marroncino melfi

lake best sagra varola melfi

 

Regioni

Ti potrebbe interessare

Ginestra, tra lingua e cultura albanese

di

Ginestra, piccolo borgo di origine albanese, sorge su una collina di fronte al Monte Vulture. Il suo nome pare derivi dall'omonima pianta.

Venosa, scrigno di arte, cultura e spiritualità

di

Patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco, Venosa, nel cuore del Vulture-Melfese, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia.

I tramonti di Grotticelle

di

Durante l'ultima escursione siamo entrati in punta di piedi nella casa della 𝐁𝐫𝐚𝐦𝐞𝐚, simbolo del Parco naturale regionale del Vulture.