Una sartoria sociale alla Casa delle Culture per “ricucire” i fili di un benessere collettivo. 1 fase del progetto BIL nell’ambito della programmazione della Cooperativa Sociale C.A.P.S

di

Nel cuore del quartiere San Paolo, notoriamente uno dei più “difficili” del capoluogo pugliese, nasce Casa delle Culture, Centro Polifunzionale aperto, sorto con l’obiettivo e l’ambizione di promuovere cultura e intercultura attraverso laboratori espressivi e pre-professionalizzanti, eventi socio-culturali, formativi e informativi, gratuiti e aperti a tutti i cittadini del territorio, italiani e stranieri.

La struttura è anche dotata di uno spazio dedicato alla “seconda” accoglienza di 25 persone straniere adulte, pronte per un percorso di accompagnamento verso l’autonomia e per un periodo di tempo non superiore a sei mesi. Il progetto è gestito dall’A.T.S. composta dal Consorzio Elpendù, di cui la Cooperativa Sociale C.A.P.S. è capofila in quanto consorziata esecutrice, dall’Associazione Culturale Abusuan e dall’Associazione Gruppo Lavoro Rifugiati.

BIL sartoria sociale Casa delle Culture

BIL sartoria sociale Casa delle Culture

All’interno dei molteplici servizi offerti, spicca la sartoria sociale, attività laboratoriale dedicata alla formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro. È questa la sede che C.A.P.S., da sempre distintasi sul territorio barese per l’avvio di esperienze volte al reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati, ha attualmente individuato per ospitare il progetto BIL. Fra macchine da cucire, aghi e fili, persone sottoposte a misure detentive potranno sviluppare una professionalità nel settore tessile, svolgendo un percorso non solo di riqualificazione, ma anche di rivalutazione della propria dignità personale e di riscatto sociale, percependo, a fronte del loro impegno, una borsa lavoro.

Il laboratorio è dotato di quattro postazioni di lavoro con macchine da cucire professionali e di tutti i materiali necessari alla realizzazione di prodotti sartoriali, quali borse, bracciali e indumenti; inoltre, sono a disposizione dell’utenza diverse tipologie di tessuto, garantendo un’ampia scelta a seconda di quanto si intende realizzare.

La pandemia determinata dal Covid-19 e la conseguente emergenza sanitaria che essa ha provocato hanno purtroppo complicato l’avvio delle attività: difatti, la necessità di rispettare il distanziamento sociale e il maggior rischio di contagio inevitabilmente presente in contesti comunitari quali Casa delle Culture hanno fatto sì che, allo stato attuale, il progetto sia ancora in attesa di iniziare.

Tuttavia, l’entusiasmo non è stato intaccato da questa attesa e l’équipe di Casa delle Culture non vede l’ora di aprire le porte del Centro ai beneficiari del progetto BIL, per accompagnarli nella riscoperta del proprio benessere attraverso il lavoro e l’apprendimento!

Regioni

Ti potrebbe interessare

L’orto in-festato di amore e dedizione da Giuseppe Pellegrino. Un altro modo di “piantare” benessere.

di

Giuseppe Pellegrino, titolare dell’agriturismo biologico “Piccapane”, sta curando, presso la sezione maschile dell’istituto penitenziario di Lecce, un progetto che si pone come...

“Biologia della gentilezza. Le sei scelte quotidiane per salute, benessere e longevità.”

di

Immaculata De Vivo, Daniel Lumera, Biologia della gentilezza. Le sei scelte quotidiane per salute, benessere e longevità, Mondadori, Milano 2020. Nel suo...

“Con grazia e coraggio”: il nuovo libro di Vittoria Iacovella

di

Nel saggio “Con grazia e coraggio” in libreria il 4 marzo, Vittoria Iacovella disegna il ritratto di quattro donne diverse per età,...