Le ali di un angelo per volare oltre la disabilità – Carrozzina da mare donata da Ginevra

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Il richiamo dell’oceano si fa strada attraverso l’aria, mentre la luce dorata del sole estivo si riflette sulle acque del Mar Jonio. È un pomeriggio di luglio, un momento di speranza che risplende come un raggio di luce in una vita segnata dall’ombra dell’incomprensibile destino umano.

Ieri, sul lungomare di Cropani, un evento straordinario ha scosso le anime e ha fatto vibrare i cuori. L’Associazione Ginevra, con la sua immensa dedizione verso chi ha bisogno di cure e conforto, ha donato una carrozzina speciale per disabili. Un dono che va ben oltre il suo valore materiale, perché porta con sé un messaggio di solidarietà e speranza, come un faro luminoso che guida i passi incerti di chi si trova nella tempesta dell’incapacità fisica.

Una storia di amore e di coraggio

L’Associazione Ginevra, affiancata dalla scuola calcio Winner Boys e dalla Fondazione per il Sud, ha dato vita al progetto “Bella Piazza”. Una sinergia di intenti, un’armonia di sforzi che ieri ha creato un’opportunità senza precedenti: una carrozzina che sfida la sabbia, un veicolo che consente a chiunque di raggiungere la battigia senza difficoltà. Ma questa non è solo una carrozzina. È una storia di amore e coraggio intrecciata in ogni suo filo. È la celebrazione del compleanno di Helena, una giovane anima che avrebbe compiuto quindici anni ieri se non fosse stata portata via troppo presto da una malattia rara e crudele, conosciuta come Nieman Pick. Nella festa che ha accompagnato questa emozionante donazione, le volontarie di Ginevra si sono unite, rappresentate dall’avvocatessa Velia Lodari, insieme agli atleti dei Winner Boys e ai genitori di Helena, Andrea e Debora. Tutti insieme, hanno onorato la memoria di Helena, dedicandole una torta carica di dolci ricordi e speranze infrante.

La classe del banco vuoto

Nel cuore di questo evento straordinario, tra gli abbracci calorosi e le lacrime di commozione, ci sono state delle anime speciali che si sono fatte sentire. I compagni di scuola di Helena, la famosa classe del “banco vuoto”, presente con il proprio insegnante Enzo Bubbo. Il banco vuoto, su cui questi giovani scolari hanno posato il nome di Helena, rappresenta l’assenza fisica della giovane ragazza, ma non la mancanza del suo spirito vitale e del suo sorriso contagioso. Un messaggio che indica il cammino dell’apprendimento a scuola, portando con sé il ricordo di Helena come un faro luminoso che illumina il percorso. Quando le barriere della malattia le impedivano di unirsi fisicamente a loro nella sala d’aula, i suoi compagni e il loro insegnante si facevano portavoce della sua presenza.

Anime belle

Cento anime si sono dunque riunite, ieri, in spiaggia, in un abbraccio collettivo, formando una catena umana che ricordava il nome di Helena, un nome scolpito nel cuore di ogni persona presente. Un flash-mob che ha reso tangibile la forza dell’amore, capace di superare anche la morte stessa. Le lacrime si sono mescolate con le risate, e i sorrisi hanno vinto sulla tristezza.

Le ali di un angelo

E poi è arrivato il momento più toccante, quello in cui la carrozzina è stata guidata verso le acque cristalline del Mar Jonio. Con cura e delicatezza, come se accarezzasse le ali di un angelo. Un gesto simbolico, ma anche reale, poiché da oggi inizierà il suo viaggio, portando speranza e libertà a tutti coloro che avranno bisogno di lei.

Un canto in sospeso

Le parole si sono sollevate nell’aria salmastra, come un canto sospeso tra la terra e il cielo. La poetessa di Cropani, Giuseppina Mazza, ha intonato una poesia che raccontava della forza dell’amore che persiste anche oltre la morte. Le sue parole si sono fuse con il mare, trasportando nell’infinito l’energia e l’amore di Helena, perché possano raggiungere ogni cuore bisognoso di speranza.

Faro di speranza

“Tutti per Helena, Helena per tutti” è diventato il mantra di questa giornata indimenticabile. Un messaggio che ci ricorda l’importanza di essere uniti, di trasformare il dolore in azione positiva. La carrozzina da mare per diversamente abili è diventata un simbolo di inclusione, un faro di speranza che guida i passi di chi, come Helena, ha dovuto affrontare sfide che sembravano insormontabili.

Una mano nel buio

In questo giorno speciale, 11 luglio, sulla riva del mare, un angelo ha ricevuto un regalo dal cuore generoso dell’Associazione Ginevra. E mentre la carrozzina si librava leggera sulle onde, l’anima di Helena ha sorriso, sapendo che il suo amore continuerà a vivere e a donare speranza a tutti coloro che, come lei, hanno bisogno di una mano tesa nel buio della malattia.

 

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