L’Arte come chiave

di

Può la matita essere una chiave? Può l’arte indagare, insegnare, liberare? Una mostra al Drawing Center di New York – The Pencil Is a Key. Drawings by Incarcerated Artists- racconta due secoli di arte prodotta da artisti detenuti, mettendo sullo stesso piano vittime e colpevoli, lasciando all’arte il solo compito di mostrare che tipo di creatività produce la sottrazione della libertà, senza giudicare.  Il bello dei progetti come l’Arte della Libertà, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone in corso al carcere Ucciardone di Palermo, è che ti mettono a stretto contatto con i pregiudizi (tuoi e degli altri), che forzano e aprono, costringendo ad apprendere cose nuove, da cui non si può tornare indietro. Una volta aperta la porta, tutto attorno si amplifica, le esperienze ti raggiungono e come specchi ti costringono a riflettere. C’è il mondo che in tempo reale si interroga sul futuro del carcere e della cultura come possibilità di cambiare la realtà. Dalla Svizzera (Prison), dalla Francia (Droit a l’image, Prison miroir), all’America (The Pencil Is a Key. Drawings by Incarcerated Artists), crescono le mostre che indagano il legame tra creatività e reclusione.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

L’Arte della libertà #Loredana Longo

di

  Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone Palermo, febbraio 2019 – febbraio 2020 «Lo spazio di una cella coincide con...

L’Arte dell’empatia

di

Forse un giorno scriveremo di empatia partendo dalle scarpe. Partiremo dai progetti artistici che ci hanno nel tempo sollecitato e spinto nel mettersi...

Quello che rimane dell’Arte della Libertà in mostra a Palazzo Branciforte

di

Si intitola “Quello che rimane”, la mostra che inaugura il 28 febbraio  a Palermo, negli spazi di  Palazzo Branciforte, ideata da Loredana...