La rivolta nelle carceri e il viaggio delle 5 R

di

Un articolo di Internazionale racconta con numeri ed esempi la rivolta nelle carceri italiane, indicando vecchi e nuovi malesseri. In queste strane giornate di vita sospesa, in cui il nostro tempo non ci appartiene, e siamo noi stessi prigionieri di un virus che ci impedisce l’uscita fuori di casa, siamo vicini ai detenuti e al loro bisogno informazioni corrette e condivise su quello che succede e sulle precauzioni necessarie.

Un sistema quello penitenziario che necessita di essere ripensato, come ben racconta il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia, Pietro Buffa, nella prefazione del libro “Misurare l’impatto sociale SROI e altri metodi per il carcere”, a cura di Filippo Giordano, in cui ripercorre l’evoluzione nel tempo delle strutture detentive. Dalla R di rieducazione, alla Risocializzazione, al Reinserimento, alla Responsabilizzazione sino alla Riconciliazione. O piuttosto Riparazione.  Occorre ripartire dall’ultima R per trovare nuove forme per mediare e ritornare a parlare. Anche attraverso l’arte.

https://www.internazionale.it/notizie/giuseppe-rizzo/2020/03/11/rivolte-carcere-coronavirus?fbclid=IwAR1yXR_u0pSUEQJYYAO4hi3yjgaGcqqu1xc-mx1MDZDXzE_RvWFvlTZVsNo

 

 

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

L’Arte della Libertà e la rivista Civiltà delle macchine

di

Si intitola “L’Arte che parla al sociale” l’articolo che racconta sul secondo numero della rivista di Civiltà delle Macchine, riedita dalla Fondazione Leonardo,il...

Quello che rimane è il Malconfort- performance di Loredana Longo

di

Malconfort, si chiamava così nel Medioevo una speciale cella le cui dimensioni rendevano impossibili stare alzati e impossibile sdraiarsi. Si chiamerà proprio...

Dal 28 febbraio “Quello che rimane” a Palazzo Branciforte

di

Si inaugura venerdì 28 febbraio alle ore 18.30 presso Palazzo Branciforte Quello che rimane, mostra ideata da Loredana Longo quale risultato finale...