Che volpe! Nel Bosco Pantano è ormai di casa

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Una delle specie che è più facile incontrare nella riserva Bosco Pantano di Policoro

Tra gli amici del “Bosco Pantano di Policoro” c’è anche la volpe. Come testimoniano questi scatti rubati nel corso del monitoraggio faunistico, realizzato nell’ambito del progetto L’ultima foresta incantata, per chi frequenta abitualmente la riserva è facile incontrare questo animale selvatico appartenente alla famiglia dei canidi, onnivoro e grande opportunista.

La sua grande capacità di adattamento permette alla volpe di essere presente in un areale molto vasto che va dal circolo polare artico fino al nord Africa, il nord America e l’Eurasia. Si ciba prevalentemente di piccoli roditori, ma caccia anche conigli, uccelli terricoli, rettili, invertebrati e, con più difficoltà, giovani ungulati. Per sopravvivere non disdegna di nutrirsi anche di frutta e vegetali. Solitamente attendono il crepuscolo per muoversi e per cacciare, ma si riesce con facilità a vederle anche di giorno.

Nell’immaginario  comune le volpi hanno sempre avuto un impatto ambivalente: da un lato sono considerate un problema, in quanto prediligono nutrirsi di piccoli animali da cortile e pollame, dall’altro sono da sempre ammirate per la loro bellezza e scaltrezza.

 

Se si ha la fortuna di incontrarne una, è difficile non restarne affascinati e resistere alla tentazione di provare a darle da mangiare. Un bel gesto che di fatto può determinare un’alterazione dei normali comportamenti dell’animale, rendendolo dipendente dall’uomo. L’offerta di cibo ai selvatici, infatti, per quanto possa essere considerata un’attenzione nei loro confronti, ne compromette l’istinto e la capacità di cacciare, contribuendo a superare la loro naturale diffidenza verso gli umani.

Se abituiamo un selvatico a recarsi davanti alla nostra porta per mangiare, l’animale si presenterà anche in nostra assenza e, non ricevendo nulla, cercherà da sé nei dintorni: distruggerà i sacchi dell’immondizia o si recherà verso i pollai, per esempio, generando in ogni caso reazioni negative e aggressive da parte dell’uomo.

Per cui ricordiamo sempre che amare le volpi e tutti gli altri animali, significa innanzitutto non alterarne natura e habitat.

Sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD attraverso il Bando Ambiente 2018, L’ultima foresta incantata raccoglie intorno a sé: Legambiente Montalbano, Organizzazione Aggregata WWF Costa Ionica Lucana, Università degli Studi della Basilicata, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Bioscienze e Biorisorse, Amministrazione Provinciale di Matera, Associazione culturale “I Colori dell’Anima”, Associazione Protezione Civile Gruppo Lucano – Viggiano, Centro servizi impresa soc. coop e Centro Studi Appennino Lucano.

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