IL COVID 19 NON FERMA IL PROGETTO.

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A circa un anno e mezzo dall’avvio di Sve(g)liamo la dormiente è tempo di tracciare un primo bilancio per il progetto di conservazione della biodiversità del Taburno Camposauro. Nonostante l’emergenza pandemica da Covid 19, le azioni del progetto vanno avanti e se per alcune è stato inevitabile una sospensione delle attività programmate, per altre invece la pandemia non ha avuto un impatto significativo e così sono arrivati importanti risultati come ad esempio per il monitoraggio della fauna che abita il massiccio.

L’emergenza Covid 19 – spiega Camillo Campolongo di WWF Sannio, soggetto capofila del progetto Svegliamo la Dormiente –ha rallentato o impedito alcune attività come quelle avviate assieme alle scuole con entusiasmo e partecipazione nell’inverno scorso. Per questo motivo il progetto avrà una proroga di sei mesi. Sulle altre attività invece l’emergenza non ha avuto un impatto significativo: i monitoraggi faunistici per esempio sono proseguiti e, anzi, si trarrà beneficio dalla proroga stessa. Una grandissima quantità di dati ed informazioni è stata raccolta in questi mesi di attività di monitoraggio, risultati che confermano la ricchezza di biodiversità del Parco e la presenza di specie ed habitat di pregio. Tuttavia, se nell’immediato tali conferme sono da cogliere con soddisfazione, ed in alcuni casi con entusiasmo, nel medio termine inducono a qualche riflessione sulla gestione del Parco e dei due Siti di interesse comunitario compresi, in termini di azioni ed attività per la conservazione della natura, l’incremento della biodiversità ed in generale il miglioramento della qualità ambientale. Il gruppo di lavoro del progetto, pertanto, sta organizzando un incontro con l’Ente Parco e gli uffici preposti della Regione Campania, entrambi partner del progetto, non solo per condividere i primi risultati delle attività di monitoraggio, ma soprattutto per avere un confronto costruttivo e valutare insieme eventuali indicazioni al fine di ottimizzare le attività per il rimanente periodo del progetto e concluderle con la disponibilità di dati, informazioni ed elementi utili alla gestione del Parco e dei SIC“.

Altro risultato raggiunto da Sve(g)liamo la Dormiente è l’adesione da parte della Comunità Montana del Taburno che entra così tra i partner del progetto e che metterà a disposizione le proprie maestranze per tre delle 18 azioni previste: la realizzazione di 6 aiuole didattiche in altrettanti Comuni del Parco; la manutenzione di alcuni sentieri in via di censimento e mappatura; la realizzazione di 4 piccoli stagni per anfibi e rettili. E proprio per organizzare il primo si è svolto un sopralluogo nel comune di Montesarchio per realizzare la prima aiuola a cui hanno partecipato l’assessore comunale Morena Cecere, l’associazione “Sentinelle della Torre” che “adotterà” l’aiuola realizzata, il responsabile Area Forestazione della Comunità Montana, il responsabile del progetto ed alcuni attivisti dell’Associazione WWF Sannio. Due le aree individuate e valutate come idonee per le quali si sta predisponendo un progetto di sistemazione.

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