L’arte di vivere con il gruppo dell’Esecuzione penale esterna
di associazione ruber contemporanea
Dal 9 all’11 maggio l’artista Marzia Migliora ha guidato il gruppo di Esecuzione penale esterna di Palermo in occasione del ciclo di workshop tenuto dall’artista sul mestiere di vivere, sulle competenze apprese e i lavori svolti nel tempo, per poi provare a progettare insieme una tuta da lavoro per il lavoro della vita.
Negli anni trenta l’artista Thayaht era diventato famoso per il suo manifesto “Tutti in tuta!” che pubblicava sui giornali dell’epoca con le istruzioni per realizzarla da soli, uomini e donne, immaginando una moda generderless, a portata di tutti. Durante queste giornate, che si sono tenute al Museo Riso di Palermo, sono state raccolte le idee e sono venuti fuori i primi schizzi: dalla tuta 24 ore, “tuta per tutto”, per adattarsi a tutti gli imprevistiiche la vita ci presenta, alla tuta invisibile fatta di pazienza e di competenza, alla Super Tuta dotata di super poteri, e una tuta- tenda dove vivere e abbracciarsi da soli perché dotata di quattro mani. E poi ci sono le tute impermeabili per farsi scivolare addosso i fatti della vita, e tute che ci rendono brave persone.

Elencare tutte le cose, gli avvenimenti a cui siamo sopravvissuti, da cui ci siamo salvati, è stato un esercizio provante, a tratti faticoso, ma anche divertente. Trasformare persone dalle vite profondamente diverse in un gruppo, è stato un compito, e un obiettivo ambizioso che l’arte di Marzia Migliora (bravissima) ha reso possibile, complice una bellissima gita a Gibellina, al Cretto di Alberto Burri e non solo.
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