Con l’arrivo dell’estate, aumentano i braccianti e i loro bisogni

di

Una équipe multidisciplinare è pronta ad aiutare migliaia di braccianti che affollano gli insediamenti informali nella stagione della raccolta del pomodoro

 

 

 

L’estate è ufficialmente arrivata, e con lei anche la voglia di vacanza, di mare, di sole. Se per molte persone questa rappresenta la stagione del riposo, della pausa dal lavoro, per altre è invece la stagione del lavoro più duro, più faticoso, più logorante. Nel settore dell’agricoltura, l’estate è per eccellenza la stagione del pomodoro, il periodo in cui se ne raccolgono tonnellate, che viaggiano su centinaia di tir lungo lo stivale fino ad arrivare nei nostri piatti. Questa è la stagione in cui migliaia di persone, perlopiù migranti, arrivano in Puglia per trovare lavoro come braccianti agricoli. Parliamo di migliaia di persone sfruttate nella raccolta dei pomodori nei campi della provincia di Foggia, che passano anche dieci ore consecutive sotto il sole cocente, senza pause, senza ripari, senza tutele, senza diritti. Riportando spesso, sulla propria pelle, i segni tangibili dello sfruttamento e della fatica. Ustioni, ferite, tagli, direttamente collegabili al lavoro nei campi, o problematiche dell’apparato digerente, di quello circolatorio o della pelle, dovute invece alle condizioni in cui sono costrette a vivere. 

 

Questa, è la stagione in cui aumenta in maniera esponenziale il numero dei braccianti che trovano alloggio negli insediamenti informali (i cosiddetti “ghetti”), dell’area conosciuta come Capitanata, così come aumentano i loro bisogni a ogni livello, sociale, sanitario, legale, economico. Perché gli insediamenti informali non offrono niente se non baracche di lamiera, bagni di fortuna, niente acqua, niente corrente. Condizioni che peggiorano col sovraffollamento, tipico di questi mesi. 

 

Ma questa è anche la stagione che ci vede al massimo dell’impegno, per essere più vicini possibile a queste persone per garantire loro assistenza medica, assistenza psico sociale, assistenza legale e orientamento. Con una équipe multidisciplinare finalmente al completo: grazie alla presenza di un medico, un’infermiera, mediatori linguistici omoculturali, mediatrici linguistiche, operatori legali e operatori socio sanitari possiamo offrire risposte trasversali ai tanti bisogni di salute e di prestazioni sociali e legali per le tante persone che affollano gli insediamenti informali. Qui, il personale specializzato dell’équipe, è presente giornalmente per offrire orientamento socio sanitario, legale e visite mediche, insieme ad altre figure che invece quotidianamente operano presso i principali uffici sanitari del Distretto Sanitario di Foggia, per garantire supporto sia all’utenza sia al personale degli Sportelli dei distretti. Una équipe multidisciplinare in prima linea per fornire risposte attive ai bisogni evidenti ma anche a quelli sommersi, come il disagio psicologico o le difficoltà legali, conseguenze dirette della condizione di sfruttamento lavorativo.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Borgo Mezzanone: la storia di Madou, bracciante che ha perso tutto nell’ultimo incendio

di

Tanti come lui, durante questa estate caldissima, hanno visto distrutte dalle fiamme le loro baracche, gli effetti personali, e cosa ancora peggiore...

Una cuoca a Borgo Mezzanone cucina per i lavoratori del ghetto

di

Si chiama Fatou e della sua casa ha fatto un ristorante per dar da mangiare a lavoratrici e lavoratori agricoli del ghetto...

Borgo Mezzanone, l’inverno dei braccianti tra assenza di lavoro, isolamento e malattie croniche

di

La project manager di INTERSOS, Daniela Zitarosa, racconta come si vive e si lavora nei mesi invernali nell’insediamento informale di Borgo Mezzanone....

Servizio socio-sanitario di prossimità negli insediamenti informali della provincia di Foggia e promozione di buone prassi nelle istituzioni del territorio