Esiste la mafia a Cerignola? Anche “Terra Aut” promuove il questionario

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Che cosa è per te la mafia, pensi che esista a Cerignola? Di cosa avrebbe bisogno la tua città? Ti senti sicuro/a a vivere nel tuo quartiere? Se fossi il sindaco, cosa faresti per migliorarne le condizioni?”. Sono solo alcuni dei quesiti che i giovani partecipanti cerignolani al progetto “La strada. C’è solo la strada su cui puoi contare” stanno sottoponendo ai propri concittadini, attraverso un questionario elaborato sulla piattaforma web. Un progetto che vede il forte coinvolgimento della cooperativa sociale Atereco che gestisce il terreno di “Terra Aut”, in contrada Scarafone, sui beni confiscati a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana. E’ qui che la cooperativa Altereco porta avanti la sua visione di agricoltura sociale per favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio. E’ qui che ogni giorno si danno risposte concrete di riscatto sociale.

«L’obiettivo del questionario – spiegano gli operatori del progetto – è quello di esaminare l’idea di legalità e la percezione di sicurezza e vivibilità dei cittadini cerignolani. Una delle finalità è quella di comprendere quale conoscenza i cittadini abbiano dei beni confiscati presenti nella propria città e restituiti alla comunità I risultati delle interviste realizzate attraverso il web saranno poi esaminati e pubblicati, per un’analisi condivisa e propedeutica all’elaborazione di idee e potenziali risposte ai bisogni». Per partecipare all’indagine e rispondere alle domande, in modalità anonima, i cittadini cerignolani possono accedere al questionario cliccando sul seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScykCXRde31AgyX_iJBIVGggef53K4–efZhI8lzcBacE4UPg/viewform 

Sempre nell’ambito del progetto “La Strada. C’è solo la strada su cui puoi contare” – vincitore dell’avviso regionale “Cantieri innovativi di Antimafia Sociale: educazione alla cittadinanza attiva e miglioramento del tessuto urbano” – i ragazzi dai 16 ai 19 anni coinvolti sono stati avviati lungo un percorso formativo che si concluderà il mese di maggio, con l’obiettivo di offrire opportunità concrete di cambiamento, attraverso la conoscenza delle esperienze di legalità e antimafia sociali presenti sul territorio di Capitanata. Anche per questo, i giovani hanno avuto modo di conoscere da vicino le attività di agricoltura sociale della cooperativa Altereco, il cui progetto  “Il fresco profumo della libertà” è tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. l progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.

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