“Terra Aut”, inizia la potatura della vigna guardando con speranza al futuro

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«L’inizio della potatura della vigna ci proietta verso la stagione calda e in questo periodo così incerto guardare al futuro è un bel regalo che la terra, come sempre, ci dà». Poche frasi scritte sulla pagina facebook della cooperativa sociale Altereco, accompagnate da due immagini, per annunciare l’avvio dei lavori di cura della vigna coltivata sui terreni di “Terra Aut” che poi porteranno alla raccolta dell’uva. Uno dei prodotti più importanti realizzati in contrada Scarafone, sui beni confiscati a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana, è infatti la confettura di uva. Anche in questo caso, un prodotto che rispetta la filiera agroalimentare dalla lavorazione alla trasformazione.

Quest’anno la cooperativa sociale Altereco sta ragionando sulla possibilità di produrre anche il succo di uva biologico, andando dunque ad impreziosire la qualità e la quantità di prodotti che nascono lì dove un tempo era presente un esponente della criminalità organizzata cerignolana. Tutti i prodotti che vengono realizzati su “Terra Aut” sono liberi, buoni ed etici, e raccontano di quanto sia importante ed anche fortemente simbolico trasformare un luogo simbolo del potere mafioso in avamposto di legalità, di economica sostenibile, di lavoro regolare, di sviluppo, di antimafia sociale. Perché “Terra Aut” è un bene confiscato alla mafia che coniuga agricoltura sociale ed inserimento lavorativo, favorendo una piena inclusione socio-occupazionale delle persone che vengono da situazioni si svantaggio, come persone ammesse alle misure alternative al carcere, ex-detenuti, migranti.

Il sogno di agricoltura sociale di “Terra Aut”, dunque, è oggi ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.

 

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