Halykòs – la testimonianza dell’I.C. Crispi di Ribera, partner del progetto

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Una interessante iniziativa, inserita nel PTOF 2019-20 dell’IC F. Crispi di Ribera e riguardante l’educazione all’ambiente, ha coinvolto gli alunni della classe V della scuola primaria e delle classi I A e I E della Scuola secondaria di I grado dell’Istituto.

Alle ore 10:00 del 18 Febbraio del 2020, dopo una bellissima passeggiata tra i giardini che conducono alla foce del fiume Platani, immersi in un paesaggio ricco di profumi e odori della nostra terra, docenti e alunni coinvolti si sono trovati difronte alla “barriera blocca plastica” di cui avevamo tanto sentito parlare. L’opera strutturale rappresenta una delle azioni del progetto “Halykòs” – Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del Fiume Platani, realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD – Bando Ambiente 2018, promosso dall’Associazione Marevivo e sostenuto in qualità di partner, oltre dal Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e dalla società Castalia S.r.l, dai Comuni di Ribera (AG) e Cattolica Eraclea (AG),dalla Cooperativa Sociale Arcobaleno di Sciacca, e dagli istituti comprensivi “Ezio Contino” di Cattolica Eraclea (AG), “V. Navarro” e “F. Crispi” di Ribera (AG) l’I.I.S. Francesco Crispi di Ribera (AG).

Il progetto intende preservare la Riserva Naturale Foce del Fiume Platani, area straordinariamente ricca di bellezze naturalistiche, ma fortemente minacciata dall’inquinamento generato in gran parte dai rifiuti che il Fiume Platani (Halykòs in greco, da qui il nome del progetto) trascina nel suo percorso, prima di raggiungere il mare. Il fiume Platani, che i ragazzi di Ribera son soliti conoscere solo nella parte della foce che insiste sul nostro territorio, è uno dei più importanti corsi d’acqua del versante meridionale della Sicilia e precisamente il quinto dell’isola per lunghezza con 103 km di corso e il terzo per ampiezza di bacino con 1.785 km². Con il suo corso attraversa le province di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento e sfocia nel Canale di Sicilia, quindi esso rappresenta una risorsa importante per tutto il territorio siciliano, che purtroppo negli ultimi anni sta sempre più soffrendo.

Quindi una tra le azioni del progetto “Halykòs” , è proprio quella che a febbraio ha visto la sua realizzazione: il posizionamento di una barriera che ha l’obiettivo d’intercettare la plastica presente nelle acque fluviali e procedere al recupero prima che si riversi in mare. Infatti, come è stato abilmente spiegato agli alunni presenti quando la plastica penetra nell’acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, giungendo purtroppo fino alla catena alimentare. La barriera antiplastica posta alla Foce del Fiume Platani, è stata la prima installata in Sicilia, la terza in Italia dopo quella sperimentata a Ferrara lungo il fiume Po e a Roma sul Tevere, e consentirà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno e nello specifico la plastica galleggiante, impedendo che essa raggiunga il mare.

La plastica sarà recuperata e potrà essere correttamente smaltita o addirittura riciclata.
Dopo i saluti di rito, affidati al delegato regionale di Marevivo Sicilia e direttore del progetto Halykòs Dott. Fabio Galluzzo, sono stati proprio i ragazzi a inaugurare la barriera, al grido di “mare vivo”, un motto di speranza per il futuro. Instancabili e coinvolgenti sono stati gli operatori dell’associazione Marevivo, che non solo hanno organizzato una serie di attività ludiche e ricreative, ma hanno anche illustrato e chiarito in modo semplice ed esaustivo le cause che provocano l’inquinamento dei fiumi e dei mari, e quali sono le possibili azioni che ogni singolo cittadino responsabilmente nel suo piccolo può mettere in atto per migliorare la vita nel nostro pianeta che si chiama terra, ma che è costituito quasi dal 70% di acqua. I ragazzi hanno potuto constatare personalmente la funzionalità della barriera, perché mentre
si svolgeva la manifestazione due bottiglie di plastica hanno fatto capolinea e sono state intrappolate. Gli operatori dell’associazione hanno assicurato ai ragazzi che questi contenitori di seguito verranno prelevati, infatti l’attività della barriera viene monitorata dalle telecamere e gli addetti interverranno ogni qualvolta sarà necessario.

Una mattinata così interessante e particolare non si poteva che concludere con una merenda nutriente, gustosa e dissetante: le arance di Ribera !!!!!

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