Girasoli nel campo CometaPark

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girasoli

“Girasole incantato di luce, tu che guardi sempre vero e tenero lo splendore rotante del sole”, così si esprimeva Pedro Calderón de la Barca parlando dei girasoli, grandi e solari fiori che crescono nei mesi estivi e che regalano ai campi luce e colore.

Su questa scia opera anche il gruppo Cometa che ogni giorno, curando l’eco parco e l’orto sono avvolti da questa maestosità arancione, alleviati dal calore estivo e dal duro lavoro.
Coltivare girasoli a scopo decorativo può dare un aspetto molto più allegro all’orto o al giardino, e si differenzia dalla coltivazione industriale con la quale si produce l’olio di girasoli. Vediamo insieme tutti i trucchi per una corretta coltura, la semina, le cure necessarie per la coltivazione e quali sono le possibili utilità nell’orto e nel giardino.

 

girasoli     

I girasoli: origini e come coltivarli

Il girasole è una pianta con ciclo annuale e appartiene alla famiglia delle Asteraceae, così come il tarassaco. In tutto il mondo è famoso per la sua attitudine a seguire l’andamento del sole ed è una pianta contraddistinta da un notevole sviluppo. Nel suo habitat naturale, infatti può arrivare anche fino a 4 metri di altezza, ma con il nostro clima mediterraneo le specie coltivate a fini ornamentali arrivano solitamente fino a 2.

Qual è il giusto modo per seminarlo? I semi di questo fiore possono essere interrati direttamente nel terreno, facendo delle piccole nicchie di accoglienza. La profondità dell’interramento deve essere proporzionata alle dimensioni del seme, dunque deve essere minimo 3-4 cm.

L’impianto prevede poi una distanza tra le piante di circa 40 cm, mentre quella tra le file deve essere approssimativamente di 60-70 cm, per dare la possibilità al fiore di svilupparsi armoniosamente.

Inoltre, è una pianta che necessita di una concimazione pienamente naturale: trae beneficio dalla presenza nel terreno di sostanza organica decomposta. Per questo motivo è bene concimare utilizzando del letame animale molto maturo o, in alternativa, il compost domestico (la concimazione deve essere fatta un po’ prima della semina, in modo che sia ben integrata nel terreno)

 

Come curare i girasoli una volta piantati.

 

Le principali esigenze di una coltivazione di girasoli sono l’irrigazione e la difesa dalle erbe selvatiche.

  1. Irrigazione: per il fabbisogno idrico non si hanno grosse problematiche. L’apparato radicale scende in profondità, quindi la pianta è in grado da sola di trovare l’acqua. Tuttavia, dalla fase iniziale fino alla fioritura, bisogna assicurarsi che il terreno sia sempre ben umido. Più la pianta sarà cresciuta, più l’irrigazione sarà meno frequente.
  2. Pulizia dalle erbe infestanti: il girasole è vulnerabile alla contaminazione delle erbe selvatiche. La contaminazione avviene nella fase iniziale, dunque per evitare operazioni di sarchiatura, si può intervenire con la pacciamatura naturale. Questa operazione ci aiuterà inoltre a tenere più umido il terreno.

Inoltre, con questa tecnica agronomica bio, preferendo la paglia, si hanno notevoli benefici anche a livello estetico.

 

I benefici

Il primo vantaggio del coltivare girasoli in piccole porzioni di terreno sta nel fattore estetico. Osservare da vicino una pianta di girasole in piena fioritura è uno spettacolo affascinante. Infatti, il CometaPark sposa quest’idea di coltivazione del fiore in toto: non solo per la produzione ma anche per godere delle bellezze che la terra ci regala. Inoltre, con la sua coltivazione olistica nel pieno rispetto della natura, CometaPark adopera il fiore per proteggere le piante da insetti nocivi, quali le cimici, che posandosi prima sul girasole permette di avvertire i coltivatori e mettere in salvo le colture, senza utilizzare pesticidi chimici.
Ovviamente, sono anche molte altre le funzioni utili, ma la più importante è senz’altro quella di attirare api e impollinatori. Sappiamo bene che la presenza di questi insetti utili è fondamentale per l’armonia dell’intero ecosistema. E questo, a sua volta, è una cosa importantissima per la salute delle nostre piante. Il girasole facilita l’impollinazione e in piena fioritura, agisce come pianta spia, per gli insetti dannosi dell’orto.

Va da sé che il girasole ha anche importanti benefici nutritivi nei suoi semi e nell’olio che produce.

Infine, la presenza del lepidottero sul fiore consente di salvare alcuni ortaggi dagli agenti nocivi e se posizionato ai margini del campo, come fatto nell’ecoparco Cometa, diventa sia un mezzo decorativo naturale, sia una barriera protettiva esterna.

 

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