I ragazzi del Centro Tau scrivono l’inno per il trentennale dei diritti dell’infanzia

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Il processo “Inno per il trentennale della CRC (Convention on the Rights of the Child)” nel progetto “Centro Tau 2020”

Il processo si colloca all’interno di un ambiente di apprendimento volto a trasformare l’istinto tardoadolescenziale di delusione e aggressività per la mancanza dei propri diritti a una dimensione costruttiva e di impegno. Il formatore ha avuto cura di far compiere un percorso ai ragazzi del Centro Tau tra i 16 e i 23 anni. Anche grazie all’ascolto di esperienze musicali quali le filastrocche di Rodari la rabbia ha ceduto il posto alla dimensione dell’infanzia. Un diritto può essere rivendicato anche in un modo non violento.

Anche la parte musicale è stata portata avanti in modo cooperativo.

Come si è sviluppato il processo

Il processo è stato sviluppato con due laboratori: uno di scrittura del testo e uno di composizione musicale.

Inoltre i ragazzi hanno intervistato i bambini tra i 6 e i 10 anni.

L’attività si è collocata all’interno del processo “creatività”. Ha infatti integrato i due laboratori avviati in primavera: “Rock lab” condotto dal maestro Angelo Riggio e Etnolab condotto dal maestro Mario Crispi.

Cosa ci comunicano i bambini e i ragazzi

La richiesta forte arrivata dai bambini è che all’appello non manchi mai nessuno dei diritti esigibili per ciascun bambino.

Molti bambini questi sono inesigibili a causa della grave situazione di povertà assoluta e educativa in cui si vive. In questo contesto da un lato si vuole far festa per i 30 anni dell’approvazione della Convenzione dall’altro si vuole richiedere un impegno sempre più forte della comunità adulta affinché nessun bambino sia escluso dalla possibilità di futuro.

I ragazzi del Centro Tau hanno scritto l’inno, sviluppato all’interno delle attività del “Punto Luce” e del progetto “Sottosopra” promossi da Save the Children. Un lavoro sviluppato anche nell’ambito delle attività che Save the Children sta portando avanti attraverso il progetto Fuoriclasse.

Il processo che ha potato all’inno rappresenta il pensiero forte del progetto pedagogico del Centro Tau: i bambini devono tornare a essere protagonisti delle scelte e delle strategie di sviluppo sociale e territoriale, la loro voce deve essere ascoltata e dal loro sguardo si deve ripartire.

Il concerto

L’inno è stato eseguito per la prima volta lunedì 25 novembre 2019 nella Sala Grande del Teatro Massimo di Palermo. In questo prestigioso contesto si è svolto il Concerto delle Orchestre e dei Cori giovanili della Città di Palermo, in occasione del XXX Anniversario della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Hanno suonato 340 bambini e ragazzi appartenenti alle orchestre e ai cori giovanili della città. A presentare la serata è stato Lorenzo Branchetti, storico interprete del folletto Milo Cotogno sulla Melevisione. la serata è realizzata in con la collaborazione con RAI Ragazzi e del Comune di Palermo. Tra il pubblico: il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la garante per l’infanzia Filomena Albano, la vicedirettrice Rai Ragazzi Mussi Bollini, ma soprattutto tante famiglie la cui emozione ha reso il concerto ancora più speciale.

foto di Franco Lannino

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