Borghi accessibili, si è svolta a Gangi la presentazione ufficiale del progetto

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Lo scorso venerdì 27 agosto, presso l’aula polifunzionale di Gangi si è svolta la presentazione ufficiale del progetto “Nel cuore delle Madonie, Borghi accessibili per tutti”, realizzato con il sostegno della Fondazione con il Sud.

L’evento, moderato dalla responsabile del coordinamento del progetto Maria Giovanna Meli, ha visto la presenza del sindaco di Gangi Francesco Migliazzo, del sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa, dell’assessore ai servizi sociali del Comune di Gangi Marilina Barreca e del presidente dell’Associazione Dimensione Uomo Mario Botta.

Gli amministratori delle due comunità coinvolte nel progetto, oltre ai saluti istituzionali, hanno avuto modo di piena partecipazione e profonda consapevolezza nei confronti dell’importanza del progetto il cui soggetto responsabile è l’associazione Dimensione Uomo, che da anni è attiva, in particolare a Gangi, rappresentando un punto di riferimento sicuro ed affidabile per tutte le persone con esigenze speciali.

La presentazione del progetto è stata affidata alla responsabile del coordinamento Maria Giovanna Meli che ha illustrato a tutti i presenti l’importanza del percorso avviato con Fondazione con il Sud per la costruzione di comunità accessibili ed inclusive, attraverso l’abbattimento delle barriere fisiche, sensoriali, comunicative e culturali che rappresentano un limite per la fruizione culturale e l’inserimento sociale dei soggetti con esigenze speciali.

L’evento è stata anche occasione per presentare alcuni focus progettuali già avviati con successo, ad esempio quello degli itinerari accessibili per il Comune di Geraci Siculo, presentato da Giuseppe Antista, e per Comune di Gangi, presentato da Vincenzo Barreca.

Giuseppe Neglia, per conto della Cooperativa Primavera ha presentato una relazione su percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale, illustrando l’esperienza della Comunità di San Pio di Geraci Siculo basata sull’interscambio culturale come esperienza di crescita cognitiva, affettiva e relazionale.

Presente anche Pietro Pitrolo Gentile, referente della srl Le Terre del Tutto, specializzata in tecnologie inclusive e turismo accessibile che ha presentato una relazione sull’impatto economico e le prospettive di crescita territoriale legate all’abbattimento delle barriere. All’appuntamento era presente anche il presidente dell’Ente Parco delle Madonie Angelo Merlino che ha parlato delle esperienze precedenti come, ad esempio, la rassegna “break the limit” che nel 2018 e 2019 ha visto il coinvolgimenti di tanti soggetti con disabilità motorie nella fruizione sentieristica. Merlino, complimentandosi per l’iniziativa, ha espresso pieno sostegno e partecipazione ai prossimi eventi in programma, a partire dalla passeggiata naturalistica previsto per il prossimo 12 settembre a Geraci Siculo.

“Il turismo accessibile è un’area che oggi suscita grande interesse ma che tuttavia rappresenta ancora una terra su cui c’è molto da piantare e da coltivare – afferma la responsabile del progetto Maria Giovanna Meli – Le esperienze di accessibilità in ambito turistico sono difatti considerate ancora un eccezione. Esiste però un enorme potenziale di sviluppo poiché ad oggi dai circuiti turistici tradizionali sono esclusi milioni di persone, poiché insieme al disabile spesso rinuncia al viaggio l’intera famiglia.”

“Il tema dell’accessibilità non ha a che fare semplicemente con l’abbattimento delle barriere architettoniche – prosegue la dottoressa Meli – ma è molto più ampio e concerne anche aspetti più immateriali riguardanti ad esempio  il campo della comunicazione e della relazione. Accade per esempio che a causa di difficoltà cognitive, psichiche o psichiatriche la persona non riesca a comunicare secondo i codici convenzionali della comunicazione verbale. Bisogna allora trovare un altro codice condiviso. Ma la barriera più importante e difficile da rimuovere – conclude Meli – è la barriera culturale. Perché sta nelle nostre menti. Perché spesso è subdola. E non ne siamo nemmeno consapevoli. Perché spesso è una questione semplicemente di sguardo. Di come guardiamo la realtà. Il nostro Progetto guarda all’accessibilità tenendo conte di tutte le sfaccettare di questo concetto e si propone pertanto interventi capaci di affrontare e superare tutti questi limiti”.

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