Goletta Fiumi di Legambiente: Il Sarno ancora in “forte sofferenza”

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Il Sarno continua ad essere il fiume in maggior sofferenza, mentre la qualità delle acque del Sele tendono a peggiorare verso la foce, Picentino e Irno nel contesto generale mostrano nettamente uno stato di salute migliore seppur non raggiungendo il livello ecologico ottimale degli standard europei. Questa la fotografia delle indagini condotte da Goletta dei fiumi della Campania di Legambiente che ha effettuato 41 campionamenti per un monitoraggio che ha riguardato 4 fiumi campani: Sarno, Sele, Picentino e Irno con 22 volontari coinvolti nelle attività di prelievo campioni di acqua e analisi. La Goletta dei Fiumi insieme alle storiche campagne di Legambiente come Goletta Verde, Spiagge e Fondali Puliti rappresenta un ulteriore pratica di esperienze di monitoraggio scientifico e considerate da più fonti istituzionali internazionali come una delle esperienze più avanzate al mondo della citizen science.

Il primo e principale monitoraggio ha riguardato 17 prelievi di acqua lungo l’intero bacino del Fiume Sarno, compresi i torrenti Cavaiola, Laura e Solofrana utilizzando il LIMeco, un indice sintetico introdotto dal D.M. 260/2010 per la determinazione dello stato ecologico dei corsi d’acqua. Dei 17 punti indagati nel Bacino del Sarno, oltre il 70% non raggiunge uno stato di qualità sufficiente. In particolare 1 punto campionato su 4 ha totalizzato punteggi che gli assegnano uno stato di qualità “Scarso” e ben 1 punto su 2 uno stato “Cattivo”. Poco meno del 30% dei punti campionati lungo il fiume Sarno, quindi, risulta avere uno stato di qualità sufficiente o superiore. Infatti soltanto un campione ottiene un punteggio tale da avere assegnato uno stato di qualità “Sufficiente”, 2 lo stato “Buono” e 2 quello “Elevato”.

Dei 12 punti indagati del Bacino del Sele, 1 su 3 ha mostrato valori di LIMeco al di sotto della sufficienza, con giudizio dello stato di qualità “Scarso” o “Cattivo”. Al contrario i due terzi dei punti investigati ha mostrato valori al di sopra di questa soglia con un il 50% dei campioni analizzati ha raggiunto uno stato di qualità “Elevato”. Lo stato di qualità del fiume è risultato “Elevato” per i campioni prelevati nei comuni di Caposele(AV), di Contursi Terme(SA) e di Serre (SA). Differentemente, il punto prelevato nel comune Capaccio(SA) alla foce del fiume Sele ha mostrato uno stato di qualità “Cattivo”, evidenziando quindi un peggioramento della qualità chimica delle acque.

Per il fiume Irno sono stati indagati 6 punti distribuiti in tre diversi comuni. Tutti i punti campionati hanno mostrato uno stato di qualità uguale o superiore al livello di sufficienza.

Sei sono i punti investigati in quattro comuni attraversati dal fiume Picentino. Solo per un campione l’analisi ha evidenziato valori al di sotto della sufficienza, con uno “Scarso” stato di qualità . Ottimi i risultati per tutti gli altri siti analizzati per i quali, il livello di sufficienza risulta ampiamente superato. Il fiume Picentino in ben cinque punti campionati tra il comune di Giffoni Sei Casali (SA), il comune di Giffoni Valle Piana (SA) e il comune di Salerno (SA) ha mostrato uno stato di qualità trofico “Elevato” per l’indice LIMEco. Un solo punto, dei sei campionati, prelevato in prossimità della sua foce, situata nel comune di Pontecagnano Faiano (SA), ha mostrato uno stato di qualità “Scarso”.

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