Il “Noi” per il Parco del Fiume Sarno

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Associazioni, amministrazioni, università e enti di ricerca si mettono in rete per rendere il Parco del Fiume Sarno un presidio dello sviluppo sostenibile. Condivisione, consapevolezza e corresponsabilità  per rafforzare il ruolo della cittadinanza attiva e responsabile in chiave integrativa, complementare e sinergica, attraverso la diffusione della conoscenza dei rischi, il monitoraggio della biodiversità e dell’ambiente fluviale nel quadro della citizen scienze.

Questi i principali ingredienti del Progetto CuriAmo, ViviAmo, PartecipiAmo il Sarno sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD avente come capofila Legambiente. Il “ Noi” che si mette in gioco per una svolta green per l’area del Parco caratterizzata da bellezze naturali, paesaggistiche e storico architettoniche di notevole rilevanza . E dove è florido il comparto agro-alimentare, (DOP “pomodoro San Marzano”, il “friariello”, la “patata novella campana”, il “cipollotto nocerino” e la “percoca”) così come quello della cantieristica nautica e il settore turistico connesso alle valenze paesaggistiche e culturali. Di contro, l’eccessivo e incontrollato sfruttamento delle abbondanti risorse territoriali ha determinato una eccezionale stratificazione di problematiche ambientali in primis l’inquinamento del Fiume Sarno.

Attraverso azioni sul territorio, dai laboratori didattici, ad incontri pubblici, workshop tematici, eventi di pulizia delle sponde fluviali e delle spiagge, attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale a favore di studenti, imprese, associazioni, istituzioni e cittadini, campi di volontariato ambientale, il progetto vuole informare e sensibilizzare per una migliore consapevolezza della corretta gestione del territorio montano, fluviale e costiero.

In particolare, si prevede di intercettare, prioritariamente il mondo della scuola, per rendere protagonisti i giovani nella cura del Bacino del Sarno. Inoltre, saranno proposti processi partecipativi in favore di cittadini con la realizzazione di Ecofeste in varie località del Bacino del Sarno per diffondere, in un clima di festa, le buone pratiche volte a contrastare i rischi ambientali e rendere protagonisti i vari soggetti delle comunità territoriali, con particolare attenzione a quelli produttivi, già orientati all’economia circolare e più in generale alla green economy. Non mancherà il monitoraggio scientifico e la citizen scienze, le azioni di vigilanza e la proposta pilota di riqualificazione di un tratto del fiume.

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