Tappa Tour AntiGAP a Santa Maria del Cedro: “I giovani propensi a riconoscere il fenomeno ludopatia”

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Si è tenuta nelle scorse settimane la tappa del Tour AntiGap del progetto “A Carte Scoperte”, sostenuto dalla Fondazione con il Sud e con ente capofila il Centro Calabrese di Solidarietà nel comune di Santa Maria del Cedro. Questa fermata del camper, nell’ambito delle attività di informazione  e prevenzione, ha permesso agli operatori della Cooperativa “L’Ulivo” di intercettare circa 95 persone.

Le modalità di interazione tra gli esperti di progetto e i soggetti coinvolti sono stati di tipo verbale e rappresentativo tramite la visione e la diffusione di dépliant illustrativi delle specifiche di “A carte scoperte”, nella fattispecie nei riferimenti ai Servizi – Centri Specializzati GAP, Punto antiusura, Piattaforma Online — con particolare riferimento al Centro specializzato GAP di Tortora gestito dalla Cooperativa L’Ulivo.

Il parcheggio del camper di progetto in una posizione centrale di Santa Maria del Cedro “ha favorito la diramazione degli operatori verso punti maggiormente tentacolari, consentendo di promuovere l’iniziativa, oltre che a coloro che si trovavano in sosta tranquilla nella piazza principale, anche ad alcuni flussi di ritorno dai punti vendita adiacenti ai vicoli, di maggiore e più sostenuto passeggio. – spiegano gli esperti de L’Ulivo –  Qui i più giovani non hanno avuto riserve nell’ammettere la loro “quota di gioco”, sia in termini di frequenza che di puntata monetaria, legittimando il fenomeno, riconoscendogli anche molte problematicità correlate. Di contro, la fascia più anziana della comunità, a parte qualche eccezione, pare prendere sotto gamba gli atteggiamenti ripetitivi e reiterati del ludopatico, ritenendolo un fenomeno quotidiano e a loro giudizio non “anomalo” e, anzi, alcune volte non riconoscendolo, o considerandolo pressoché nullo, cascando ingenuamente nella riflessione, molto gettonata, che il soggetto squattrinato non giochi in alcun modo non avendone i mezzi, scartando di sana pianta le valide ipotesi che il giocatore possa rivolgersi a più “fonti e fondi” per procacciarsi denaro e dunque giocare ugualmente, addentrandosi in situazioni economiche nelle quali risulta difficile districarsi”.

Infine gli operatori del Centro L’Ulivo hanno rilevato “il sincero interessamento delle donne adulte – prosegue il racconto –  le quali prontamente si fermano e sono particolarmente disponibili al dialogo e alla riflessione più approfondita delle tematiche esposte: loro stesse si professano totalmente estranee al gioco, anche quello più sano tipico del passatempo costruttivo, ma rimangono inchiodate dalle riflessioni degli operatori, realmente intenzionate a diffonderne notizia per una maggiore sensibilizzazione in termini di prevenzione e cura all’interno del fondamentale “nido familiare” del quale esse ne rappresentano le principali custodi protettrici”.

COME CHIEDERE AIUTO – Ricordiamo che il  centro GAP gestito dal Centro di Accoglienza L’Ulivo si trova a Tortora, in via Fratelli Turati, ed aperto ogni venerdì dalle 8 alle 13. Per chiedere aiuto si può fare riferimento anche alla piattaforma www.lultimapuntata.it

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