Dalla Nigeria a Berlino: storia di Glory, che ha Foggia nel cuore

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Il 2 ottobre scorso, il gruppo di housing sociale Abitare le Relazioni ha salutato Glory: per lei, una nuova avventura sulla strada del riscatto, attesa com’è in un grande ristorante di Berlino, dove comincerà a lavorare.

Una nuova storia di integrazione e di rinascita grazie al progetto sostenuto da Fondazione con il Sud che, tra Foggia e Lucera, lavorando nelle strutture della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus (capofila) e dei villaggi Emmaus e Don Bosco, fornisce soluzioni abitative per i più deboli, italiani e stranieri, accogliendoli e accompagnandoli attraverso percorsi di formazione e reinserimento.

L’ultima buona notizia si chiama Glory, una ragazza nigeriana che, dopo cinque anni in Capitanata – poiché in precedenza già ospitata dalle realtà che operano nel sociale in questo territorio – e sei mesi di housing sociale, lascia l’Italia per trasferirsi in Germania. Il trasferimento è stato possibile grazie al servizio di accompagnamento previsto dal progetto, con produzione di documenti, curriculum e ricerca lavoro.

Ospitata nella struttura di Masseria De Vargas, Glory ha dovuto affrontare il viaggio da e attraverso la Libia, imbarcandosi come molte donne, bambini e uomini per sfuggire all’orrore di una realtà priva di legalità e di sicurezza. Sbarcata a Lampedusa, è stata trasferita a Foggia nel centro di accoglienza “Abrham e Sarah”, dove ha vissuto per circa tre anni. Nonostante fosse laureata in economia, in questo periodo ha frequentato la scuola serale, intraprendendo corsi di italiano interni ed esterni alla struttura che la ospitava, trovando il tempo anche per partecipare a corsi di canto e di recitazione. Inoltre, ha lavorato con “garanzia giovani” agli Asili nido Montessori, ha svolto servizio civile presso la “Casa Del Giovane” e lavorato come “badante” in una famiglia che, anche dopo la morte dell’anziana accudita, ha continuato ad ospitarla. Da qui, ha iniziato il percorso di autonomia previsto dal progetto Abitare le Relazioni, sino a questa nuova occasione di vita e di lavoro all’estero.

Un’estrema sintesi, in definitiva, di ciò che realizzano i professionisti e i volontari che, da maggio 2019, lavorano dentro e attorno a questo nuovo modo di fare integrazione, forte anche di partner importanti come Comunità Emmaus, SMILE, Aranea e Mestieri Puglia.

Dal 10 ottobre Glory inizierà a lavorare in un grande ristorante di Berlino, proseguendo il suo progetto di vita che le aprirà nuove strade verso l’inserimento e l’integrazione sociale.

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