ANDRÀ TUTTO BENE…

di

“… e se ognuno di noi fa qualcosa,

allora si può fare molto”

(don Pino Puglisi)


Quello che stiamo vivendo, da un lato è un tempo molto particolare di sofferenza globale, ma dall’altro è un tempo di interiorizzazione, di confronto, di ascolto e di preghiera per molti. E’ dunque un tempo d’impegno e di speranza.

Come Associazione antiusura, nata circa dieci anni fa’ sulle orme di don Puglisi, l’uomo dalle tre P per gli amici (Padre Pino Puglisi), al quale abbiamo voluto dedicare la nostra Associazione, cerchiamo sempre di avere uno stile attento all’ascolto e all’accoglienza.

Le mani grandi e aperte di don Pino per accogliere e sostenere, le orecchie grandi per capire ascoltando, gli occhi profondi per percepire il cuore dell’altro, ci accompagnano simbolicamente nel nostro impegno. Il volto di don Pino emanava “una certa luce”, come proferirà successivamente il suo assassino nella sua testimonianza. Lo sguardo di don Pino trasmetteva dunque qualcosa che è difficilmente definibile dalla ratio umana: il mistero della vita e il fascino di un’esistenza votata all’amore per gli altri.

Soprattutto in questo momento così particolare per le nostre vite, alla stregua di don Puglisi, sentiamo come soci di affermare:

“Andrà tutto bene” … se:

  1. …Faremo di tutto per essere uniti, diffondendo solidarietà e allontanando ogni forma di indifferenza.
  2. …Avremo lo sguardo ampio sulla nostra storia per saper essere critici e coerenti, affinché il profitto non abbia la meglio sulla dignità delle persone. Pensiamo ai 37 miliardi in ben 10 anni tagliati alla Sanità. Mai come in questo momento ce ne stiamo accorgendo.
  3. …Abbatteremo i chilometri di muri costruiti dovunque, che ostacolano la libera circolazione di esseri umani nel mondo per motivi di razzismo e di paura del diverso da noi occidentali.
  4. …Metteremo lo stesso impegno che stiamo profondendo per sconfiggere questo malefico Coronavirus, anche come società civile nella lotta contro ogni mafia e corruzione, che hanno mietuto, e continuano a mietere, vittime nel mondo. Non è anche questo un virus maledetto da considerare una pandemia? E tutti, ognuno per la sua parte, cittadini, insegnanti, operai, forze dell’ordine, esercito, governanti (mediante l’utilizzo di droni, con controlli serrati, decreti, continui proclami e pubblicità con consigli utili per il cambiamento e la lotta costante), sapranno essere i protagonisti spassionati dell’estinzione completa delle conseguenze nefaste che esse causano: droga, racket, usura, degrado sociale e povertà? Solo così riusciremo davvero a far festa grande per avere distrutto due pandemie, non una.
  5. …I 26 miliardi che si stanno ancora spendendo in questo 2020 per l’industria bellica italiana, andranno a sostenere sanità, istruzione, cultura, arte, musica, cinema ed ogni forma di disciplina umana che crei bellezza e sensibilizzi gli animi ai valori fondamentali dell’uomo.
  6. …Si sceglie di passare dal profitto e sfruttamento dei beni comuni, come l’acqua, da parte delle multinazionali, alla serena fruizione di essi dal basso e da parte dei singoli Comuni, liberi da ogni ingerenza. Se si sceglie di salvaguardare la salute dei cittadini attraverso una gestione responsabile dei rifiuti e un’attenzione agli scarichi industriali, affinché possa essere assicurato il diritto a respirare aria pulita. Perché un Comune che non si prende cura dei beni comuni che Comune è?

I nostri prossimi impegni, colorati di speranza e fiducia nel cambiamento possibile della società:

 

  1. Con fiducia e speranza attendiamo di riprendere gli ascolti, missione specifica e centrale della nostra Associazione. L’usura tiene strettamente legati a sé anche migliaia di ludopatici. 110 i miliardi bruciati dagli italiani nell’anno 2019 per il “gioco d’azzardo legale” che gioco non è ma “forca d’azzardo”; immaginiamo quello illegale quanto possa fruttare alle mafie. Assieme ad altre realtà associative, scolastiche e religiose stiamo cercando di collaborare con le istituzioni per meglio controllare questo fenomeno malsano.

 

  1. L’Associazione, unitamente al comitato dei Beni Comuni di Portici sta lavorando alla redazione di un testo sugli stili di vita, per una vita basata sull’essenzialità, sulla condivisione, superando sprechi di risorse e inquinamento della terra.

 

  1. Insieme all’Associazione antiracket “G. Panunzio” e all’Equipe del Teatro “Don Peppe Diana”, appena si potrà tornare serenamente alla normalità, ospiteremo lo spettacolo teatrale “Ionica”, su Andrea Dominijanni, imprenditore catanzarese che, oppresso per lunghi anni dalle ‘ndrine mafiose del suo territorio, un giorno ha deciso con determinazione di denunciare, per porre fine alla sua schiavitù e a quella dei suoi familiari. Lo spettacolo verrà rappresentato per la prima volta a Portici, in occasione delle celebrazioni per il 25° anno della “Giornata della Memoria e dell’Impegno contro le mafie” organizzata dall’Associazione “Libera. Nomi e numeri contro le mafie”, che si terrà in ottobre a Palermo.

 

E quindi, collaboriamo tutti insieme in Villa Fernandes, utilizzando “occhiali specialissimi”, che ci faranno ben vedere la direzione verso cui tendere per realizzare tutto ciò che di meglio possiamo immaginare…

Che cosa vedi adesso?

Globi rossi, gialli, viola.

Un momento! E adesso?

Mio padre, mia madre e le mie sorelle.

Sì! E adesso?

Cavalieri in armi, belle donne, volti gentili.

Prova queste.

Un campo di grano, una città.

Molto bene! E adesso?

Molte donne con occhi chiari e labbra aperte.

Prova queste.

Solo una coppa su un tavolo.

Oh, capisco! Prova queste lenti!

Solo uno spazio aperto … non vedo niente in particolare.

Bene, adesso?

Pini, un lago, un cielo estivo.

Così va meglio. E adesso?

Un libro.

Leggimene una pagina.

Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.

Prova queste.

Profondità d’aria.

Eccellente! E adesso?

Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.

Molto bene, faremo gli occhiali così.”

(Edgar Lee Masters, “Dippold l’ottico” in “Antologia di Spoon River”)

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