Tra arte popolare e “canzuna di carritteri” nella bottega di Ignazio De Blasi

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Ignazio De Blasi ci accoglie con calore nel suo studio di Castelvetrano, anche se gli spazi nei quali esprime la sua creatività in paese sono più di uno. Infatti Ignazio non è solo un pittore che si richiama alla tradizione del carretto ma un cultore e promotore di tutta la cultura popolare tradizionale siciliana.
La sua conoscenza di questo mondo così ricco comincia fin da bambino quando accompagnava il papà carrettiere per le campagne di Partanna e lo ascoltava intonare i famosi canti dei carrettieri, con la mano vicino all’orecchio come a voler creare una cassa di risonanza. I contenuti delle “canzuna di carritteri” erano i più svariati: l’amore, le pene, la gelosia, lo sdegno e servivano ai carrettieri a darsi compagnia durante il viaggio. Si tramandavano di padre in figlio ed è così che Ignazio ha imparato a cantare, come abbiamo avuto modo di apprezzare dalla piccola esibizione che ci offre dentro la sua bottega.
Nel tempo ha poi coltivato quest’arte scrivendo a sua volta canti e poesie, finché spaziando tra arti diverse non è arrivato alla pittura del carretto. Non ha mai frequentato nessuna scuola come è avvenuto per alcuni maestri artigiani ma ha comunque coltivato questa passione osservando le opere dei pittori della tradizione e replicando con un suo stile personale colori e stilemi del carretto siciliano. Oggi continua a dipingere e cantare storie ma ci racconta che se ci fossero le condizioni, in particolare un contesto istituzionale più dinamico e propositivo, sarebbe felice di sviluppare progetti e servizi volti a promuovere la cultura tradizionale siciliana in più forme sia nella propria comunità che nei confronti dei turisti in visita.

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