Anteas Cosenza cuce solidarietà, anche grazie agli orti sociali 

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L’Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà, Anteas nasce nel 1998 in Calabria, sotto la spinta di esperienze locali promosse e sostenute dalla Fnp Cisl. Un’associazione di Volontariato e di Promozione sociale che nel 2014 pensa che il cibo possa diventare un veicolo di promozione della cura del territorio e del prossimo: così vengono realizzati 122 orti solidali assegnati a volontari Over 65 nell’area urbana di Cosenza e Castrolibero. «Questi spazi – spiega il presidente Benito Rocca – sono diventati luoghi in cui sviluppare e la relazione intergenerazionale tra nonni e nipoti, utilizzando visite di bambini presso gli orti».

Negli orti vengono realizzati anche seminari e workshop per evitare gli sprechi alimentari, «anzi, l’obbiettivo è togliere dal vocabolario la parola “spreco”, per farla diventare “risorsa” contro la povertà e sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche dello Spreco». In questo caso il progetto si è allargato a ben 5 province Calabresi e agli istituti scolastici. Il cibo è un veicolo fondamentale di assistenza dell’associazione alle persone in povertà del territorio: sono 262 i soggetti ai cui vengono consegnati mensilmente pacchi contenenti prodotti alimentari. Le famiglie assistite, risiedono nell’area urbana di Cosenza, Castrolibero e Rende ed in Comuni della provincia. «Oltre alla distribuzione dei pacchi realizziamo anche due pranzi per i poveri nel convento “S. Francesco di Assisi” dove partecipano ogni giorno circa 180 soggetti assistiti dalla “Fondazione S. Francesco D’assisi” (ex Oasi Francescana) e “Paradiso dei Poveri”».

Anteas Cosenza sta lavorando molto per cucire saldi rapporti tra le generazioni: «Grazie al progetto “Interconnessioni” abbiamo lanciato un progetto di Alfabetizzazione Digitale a 25 over 65 nell’aula informatica dell’I.T.I. A.Monaco di Cosenza. L’iniziativa ha avuto importanza specie nel momento di pandemia Covid-19, consentendo agli anziani di continuare ad avere rapporti costanti con parenti ed amici distanti», spiega il presidente di Anteas.

Con i fondi del 5‰ che i cittadini del territorio hanno destinato all’associane è stato possibile assumere una figura, il segretario sociale, che ha assistito 47 soggetti al mese con difficoltà nello svolgimento di pratiche pensionistiche e ha coordinato i custodi sociali che nell’ultimo hanno hanno prestato assistenza a 12 famiglie di anziani che vivevano in stato di solitudine e disagio. «I custodi – spiegano da Anteas – oltre a tenere loro compagnia li hanno accompagnato nello svolgimento di mansioni quotidiane.

Infine è partito il primo corso promosso da Anteas Cosenza denominato “Arte del Cucito – Laboratorio di Sartoria e Costumistica”, che si è svolto nella Chiesa delle Vergini di Cosenza, con il sostegno della Fondazione con il Sud. «Il corso – spiega Rocca – è speciale perché ha visto la maestra ucraina Natalia Kotsinska impartire con la massima disponibilità nozioni di sartoria di base e professionali alle iscritte che hanno partecipato in maniera attiva e propositiva, sperimentando ciò che avevano appreso, dando vita a capi e modelli molto interessanti. È stato sorprendente vedere la partecipazione delle 20 corsiste di età compresa tra i 18 e i 70 anni, di diversa etnia, cultura ed estrazione sociale che hanno approfittato dell’attività per stringere rapporti umani tra di loro, testimoniando la grande utilità sociale del corso». Lo scopo del corso èstato quello di creare un ponte ideale tra le antiche maestranze, i vecchi mestieri e le nuove figure professionali. Un ponte che sta funzionando perché a conclusione del percorso laboratoriale è stata organizzaao una sfilata di costumi realizzati nel corso delle attività.

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