La Stella Cometa di Cosenza

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Stella Cometa odv nasce nel 2004 a Cosenza per supportare e dare risposte ai più fragili del territorio da un’esperienza di servizio in Africa partita negli anni del genocidio in Ruanda: dai popoli affiancati in Africa, alle famiglie in difficoltà della provincia calabrese, agli immigrati e i cittadini indigenti nella città di Cosenza.

«L’associazione offre servizi di assistenza alle persone in condizione di vulnerabilità ed esclusione sociale attraverso attività di supporto alimentare, farmaceutico, medico, abbigliamento e di ascolto», spiega la dottoressa Silvia Superbi, presidente del comitato consultivo di Stella Cometa. Questi interventi sono necessari anche perché manca una mappatura dei servizi sul territorio. Come ovunque nel resto del Paese, anche a Cosenza, il Covid-19 ha imposto a  Stella Cometa di fronteggiare il radicarsi di bisogni e difficoltà già esistenti, ma acuiti dalla pandemia: «Questo ci ha portati a rimodulare i nostri interventi – aggiunge Marco Soliberto, presidente Stella Cometa -: molte attività sono state sospese; altre ricalibrate sulla base dei nuovi bisogni rilevati come ad esempio con servizi “on the road” per i senza dimora e volti ad intercettare i “nuovi poveri” e le persone che non avevano fatto mai avuto accesso ai servizi».

Inoltre è stato attivato lo “Sportello Amico” che offre supporto, sostegno, segretariato sociale a cui si rivolgono sempre più persone, soprattutto per i bisogni primari. 

«La distanza fisica ed emotiva imposta dal virus ha spinto l’organizzazione a costituire un gruppo di peers (l’aiutato che aiuta), con un approccio che consente di abbattere: da un lato, le barriere personali di accesso agli aiuti, come il senso di vergogna o il sentimento di fallimento perché ricevere un sostegno viene percepito come “elemosinare” con diversi risvolti positivi sul proprio benessere psichico e relazionale e, dall’altro, il mero assistenzialismo, la de-responsabilizzazione e la cronicizzazione dei bisogni», aggiunge Superbi. Un’altra fondamentale attività al servizio della comunità  è l’assistenza sanitaria: «Stella Cometa offro consulenze generiche e specialistiche e orienta i pazienti verso strutture che con noi da anni collaborano. Ad oggi, 28 medici supportano l’ambulatorio in forma totalmente gratuita. Strettamente connesso a questo, il settore della “farmacia”, che si occupa della selezione dei farmaci donati da privati ed enti i quali vengono spediti a missioni all’estero e distribuiti sul territorio cosentino», spiega Soliberto. Attività rese possibili grazie anche ai circa 60 volontari dell’associazione e ai ragazzi del servizio civile.

«Uno dei nostri compiti – conclude Superbi – è quello di sensibilizzare la cittadinanza, a partire dai giovani sulle dinamiche di convivialità e di solidarietà che stimolano ad una azione corale di accoglienza e supporto verso le fasce più deboli della popolazione. Proprio per questo motivo abbiamo pensato di dar vita ad un evento di tre giorni da svolgersi proprio nel centro storico della nostra città, per sensibilizzare e narrare le storie e le persone segnate dalla violazione dei diritti umani. Stiamo organizzando una festa che celebra l’imprescindibilità dei diritti umani e della tutela della dignità della persona». Un evento, gratuito per la cittadinanza e organizzato in collaborazione con il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, si dispiegherà in tre serate a metà settembre.

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