Diffondiamo la cittadinanza ecologica per salvare il mare dalla plastica

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Un mare di plastica, spiagge di plastica per un bagno nella plastica. È questo che ci aspetta se non invertiamo la rotta che ci vede predestinati ad annegare dentro abitudini scellerate. Se i pesci potessero parlare, se le specie animali e vegetali che abbiamo mappato in questi mesi dentro la Riserva Naturale Orientata del Belice potessero prendere parte al dibattito sulla transizione ecologica, probabilmente renderebbero noto un semplice invito: “Se non siete in grado di cambiare il pianeta in meglio, allora cambiate pianeta”. Ma la Terra è l’unico luogo capace di accoglierci, e l’unico che ci regala ecosistemi perfetti, ricchi di varietà e di biodiversità.

Eppure i dati relativi all’inquinamento delle spiagge (Legambiente, indagine Beach Litter 2020) ci dicono che in Italia corriamo il rischio di imbatterci in rifiuti ad ogni passo: lungo le coste monitorate si incontrano 654 rifiuti ogni 100 metri. Alla plastica usa e getta, alle bottiglie di vetro e alle sigarette, residuo dei nostri picnic in spiaggia, si aggiungono adesso anche guanti e mascherine, lasciati anche quelli all’incuria.

Tutta spazzatura che si riversa nel mare e che rende le nostre acque luoghi meno puliti e meno ospitali per i bagnanti e per le specie marine che li abitano. Sebbene le spiagge del trapanese che ospitano Startup Belice si fregiano di essere tra le più pulite d’Italia, è necessario comunque favorire degli atteggiamenti attivi per la diminuzione dell’impatto antropico sull’ambiente: l’emergenza è mondiale.

Per un vero cambio di pratiche e abitudini, infatti, serve ora più che mai ripartire dalla formazione, dalla sensibilizzazione tra le nuove generazioni, sono loro i veri agenti del cambiamento per il pianeta che verrà. È su questa pratica alla cittadinanza attiva che la comunità educante di Startup Belice sta agendo, sperimentiamo nuove forme di attivismo basate sui valori della cura e della sostenibilità ambientale e fornendo a tutti i ragazzi e le ragazze coinvolti grazie alla rete di partenariato tra scuole (l’Istituto Radice-Pappalardo di Castelvetrano, l’Istituto Santi Bivona di Menfi, il Circolo Didattico Castelvetrano, l’Istituto Comprensivo “Capuana-Pardo” di Castelvetrano, l’Issitp “Ferrigno –  Accardi” di Castelvetrano e l’ IPSEOA “Virgilio Titone” – Alberghiero di Castelvetrano), gli strumenti e le competenze utili a portare avanti la propria indagine sul territorio e ad essere investiti da una preziosa responsabilità: essere i veri custodi della Riserva.

La Terra, ringrazia.

#GiornatadellaTerra2021 #Earthday2021
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Partner del progetto, di durata triennale, sono: Ciss Ong, AIAS ONLUS – Sezione di Castelvetrano, Cresm – Centro ricerche economiche e sociali per il Meridione, la Società Cooperativa Sociale F.A.T.A., Libero consorzio comunale di Trapani, Maghweb, Rinnova e il Comune Di Castelvetrano.

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