Il Moriglione, l’anatide simbolo del progetto SI.V.A.N.N.

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Non poteva essere che lui, il Moriglione (Aythya ferina), il simbolo del progetto SI.V.A.N.N. “Sistema di Vigilanza delle Aree Naturali Nissene” sostenuto da Fondazione Con il Sud. La testa bruno rossiccia del maschio che contrasta con il collo nero e le parti grigie del dorso, oltre ai fianchi finemente lineati di nero, ne fanno uno degli animali più eleganti dell’avifauna europea. Il logo del Progetto è stato realizzato dal grafico Luca Drago di Caltanissetta, un amico di SI.V.A.N.N. che lo ha donato come contributo alle nostre attività di tutela della biodiversità.

Il Moriglione si rinviene in una vastissima area del mondo che ingloba anche il nord America. Il suo areale, però, è frammentato e questo stato di cose, unitamente alle variazioni delle popolazioni selvatiche, non depone a favore della conservazione della specie. Anche in Sicilia non è uniformemente presente e il lago di Serradifalco rappresenta uno dei pochissimi posti ove è stata riscontrata la nidificazione. Per lui i canneti ripariali sono luoghi indispensabili ove costruire il nido. Più comune, invece, è la sua presenza nei periodi di migrazione, sia autunnale che primaverile, e ancor di più come svernante. Il clima mite siciliano, infatti, accoglie nella cattiva stagione i Moriglioni centro e nord europei. Un’abitudine, questa, comune a molte specie di uccelli.

Il Moriglione è un’anatra tuffatrice, ossia cerca ciò di cui nutrirsi – vegetali ma anche piccoli animali invertebrati – immergendosi fino al fondo degli specchi d’acqua.

L’immediata possibilità di riconoscimento dovuta al vivace contrasto dell’abito del maschio, ne fa una specie facilmente individuabile. Nel nostro caso, già dal centro abitato di Serradifalco è possibile notarlo mentre si riposa al centro del lago in compagnia di altre specie di anatidi. La sua presenza nell’area palustre, nonostante gli elementi di disturbo se non i veri e propri attentati alla natura – come nel caso dell’incendio di questa estate – rappresenta una delle principali motivazioni in favore della protezione di uno specchio d’acqua ricco di specie sia animali che vegetali, di rilevanza europea tanto da essere stato classificato come SIC (Sito di Importanza Comunitaria)

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