Grande interesse attorno a Pulmì

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Dopo alcuni mesi di preparazione iniziale, i partner di Pulmì si presentano ai comuni montani che saranno interessati dalla prossima primavera alla sperimentazione del servizio. Tre focus group si sono infatti tenuti tra il 4 e 5 luglio a Giarratana, Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi. Si tratta di tre centri particolarmente penalizzati dall’isolamento geografico e dalla carenza di mezzi pubblici di spostamento, ai quali il progetto Pulmì, sostenuto da Fondazione con il Sud, intende offrire la possibilità di un collegamento con Ragusa e Marina di Ragusa attraverso un servizio a chiamata. Per il nostro territorio e per la Sicilia tutta si tratta di una novità che ha suscitato, come era inevitabile, interesse e tante domande.

Gli incontri hanno coinvolto alcuni rappresentanti dei differenti target ai cui il servizio è indirizzato (famiglie, giovani, stranieri, anziani, disabili etc) grazie al supporto attivo delle amministrazioni comunali, e il coordinamento del partner Associazione di Promozione Sociale L’Argent di Ragusa, in collaborazione con il responsabile di progetto, SVI.MED. e la società esterna selezionata per sviluppare la fase di pianificazione, Fondazione per lo sviluppo sostenibile   di Roma. Molti i feedback raccolti a sottolineare la necessità di differenziare un servizio di trasporto pubblico oggi focalizzato principalmente sugli spostamenti degli studenti e solo in orari scolastici. Ciò rende necessario l’utilizzo, per chi può, dell’auto privata per ogni altro tipo di spostamento (partecipazione ad attività extra scolastiche, attività sportive, visite mediche, etc). Il problema si accentua per le persone fragili (gli anziani o persone con disabilità), per i ragazzi non ancora in possesso della patente, per le donne, con conseguenze sociali e lavorative che è facile immaginare.

Tutte le informazioni raccolte hanno permesso di meglio dettagliare una situazione già raccontata in fase di stesura del progetto, ma che si è arricchita ora di particolari, dati e volti, che rendono la sfida più impegnativa, ma anche più importante. Seguirà una fase di analisi del materiale raccolto per una prima pianificazione che sarà poi ridiscussa con le amministrazioni coinvolte. Queste ultime hanno confermato il loro impegno e appoggio al progetto non solo per risolvere dei problemi nell’immediato, coscienti che Pulmì non potrà rispondere a tutte le esigenze, ma anche come buona pratica da replicare in futuro, ripensando e riprogrammando un’offerta di trasporto ad oggi limitata all’uso dell’auto o dei pochissimi mezzi pubblici disponibili.

Prossimi appuntamenti a settembre per ascoltare anche gli utenti del comune di Ragusa, mentre ad agosto un sondaggio cercherà di raccogliere gli input dei turisti per conoscere la loro opinione sui servizi di mobilità esistenti e le loro opinioni nel caso fosse loro possibile scoprire i comuni montani.

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