L’unicità della biodiversità

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Un webinar per presentare i primi, consistenti risultati ottenuti dai nove enti di ricerca del progetto Canestrum Casei.  Dopo due anni di studi, sono emersi dati importanti riguardanti le sostanze nutrizionali e nutraceutiche proprie dei 15 formaggi storici del sud Italia oggetto di studio, dimostrando che contengono sostanze nutrizionali e nutraceutiche davvero uniche. Facendo gioire gli oltre 100 produttori che hanno aderito al progetto.

L’evento, dal titolo “La qualità dei formaggi del meridione d’Italia selezione Ager, Analisi dei fattori della biodiversità e nuove proposte di valorizzazione” è stato aperto dal prof. Massimo Todaro, ricercatore dell’Università di Palermo e coordinatore del progetto, che ha illustrato gli obiettivi e le linee di ricerca per valorizzare, attraverso la comunicazione e il marketing, i 15 formaggi. (guarda l’intervento)

Successivamente il prof. Giuseppe Licitra dell’Università di Catania ha spiegato i punti di forza di questi formaggi “unici e specifici, prodotti a mano in aree marginali, in cui l’impiego dei pascoli naturali, l’utilizzo di latte crudo (senza l’uso di culture starter) da razze autoctone insieme ad altri fattori quali l’uso di ingredienti come lo zafferano nella produzione del Piacentinu ennese o ancora l’impiego di attrezzature in legno ed i luoghi di stagionatura naturali, incidono profondamente sulla loro qualità nutrizionale e sulla presenza di particolari composti aromatici”. (guarda l’intervento)

A tracciare l’identikit dei formaggi siciliani facenti parte della selezione Ager è stato poi il prof. Vincenzo Chiofalo dell’Università di Messina, che insieme alla dott. Ambra Di Rosa ha condotto degli studi sul loro profilo nutrizionale a diversi stadi di stagionatura sottolineando come risultino essere altresì importanti i profili organolettici valutabili attraverso i sensi “umani” e quelli artificiali (naso elettronico, occhio elettronico e lingua elettronica). (guarda l’intervento)

Importante sarà l’apporto del Behavior and BrainLab IULM di Milano, uno dei principali punti di riferimento in Italia per analisi di Neuromarketing e Consumer Neuroscience. “I formaggi della selezione Ager hanno un contenuto narrativo importante – ha dichiarato Vincenzo Russo Professore Associato di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing alla IULM di Milano – ma ciò che abbiamo sinora potuto riscontrare è un deficit nella comunicazione del settore lattiero-caseario. Bisognerà pertanto lavorare su una corretta comunicazione che faccia percepire il prodotto in modo diverso, fare storytelling sulla certificazione e le garanzie che forniscono in merito a sapore e sicurezza. Sarà importante anche educare il consumatore al significato di “formaggio a latte crudo” e tenere in considerazione che il consumatore oggi vuole info su salubrità e tracciabilità alimentare ed è sempre più attento ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.

“Ciò che andremo a fare nell’ultima parte di attività di ricerca – ha spiegato il prof Massimo Todaro – sarà quello di mettere a disposizione dei produttori le informazioni ottenute con la ricerca per migliorare l’etichettatura, mettere a punto nuovi sistemi di packaging ed infine di promuovere le loro caratteristiche con una comunicazione mirata verso gli stakeholders (bottegai, ristoratori, consumatori) con l’obiettivo finale di valorizzare il ruolo socio-culturale dei produttori di queste 15 eccellenze casearie, eco-sostenibili, prodotte nel Mezzogiorno d’Italia”.

Il webinar è inserito nel ciclo “CHI (RI)CERCA TROVA”, una serie di iniziative on line per divulgare i risultati delle ricerche durante la pandemia dovuta al Covid-19, che impedisce la realizzazione di eventi in presenza. Sul canale Youtube di Ager è disponibile la playlist con gli interventi dei relatori intervenuti ai tre progetti sostenuti da Ager a favore del settore lattiero-caseario, quali Canestrum Casei, INNOVAMILK e FARM INN.

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