“In campagna per coltivare il futuro”, Tele Dehon dà voce alla storia di “Terra Aut” – il video della puntata

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La trasmissione televisiva “Femminile Plurale” del canale Tele Dehon ha dato ampio spazio al racconto delle iniziative che si svolgono a “Terra Aut” grazie al lavoro della cooperativa sociale Altereco. E lo ha fatto attraverso le parole e la testimonianza di Dora Giannatempo, tra i soci fondatori della cooperativa, intervenuta nella trasmissione che ospita le voci delle donne impegnate in vari settori come cultura, sociale, impresa, arte, politica ed impegno civile. “In campagna per coltivare il futuro”. Questo il titolo della puntata in cui si è parlato di Cerignola, città simbolo delle lotte contadine, che oggi sperimenta coraggio, libertà e riscatto sociale. Poco fuori città, in contrada Scarafone, sorge infatti Terra Aut, un’azienda agricola di 8 ettari, in una zona rurale che affaccia su una via Francigena del Sud. Si tratta di un bene confiscato a Giuseppe Mastrangelo, uno dei boss più influenti della criminalità organizzata cerignolana, durante la maxi operazione Cartagine e dal 2011 affidato alla cooperativa sociale Altereco.

Nel corso della puntata di “Femminile Plurale”, Dora Giannatempo ha raccontato come è nato il sogno di “Terra Aut”, la voglia di trasformare un luogo simbolo della mafia in avamposto di legalità, sviluppo, economia. Ma anche il processo avviato in questi anni che coniuga agricoltura sociale ed inserimento lavorativo, favorendo una piena inclusione socio-occupazionale delle persone che vengono da situazioni si svantaggio, come persone ammesse alle misure alternative al carcere, ex-detenuti, migranti.

Durante la puntata sé è parlato anche del sogno di agricoltura sociale di “Terra Aut”, che oggi è reso ancora più forte grazie al progetto “Il fresco profumo della libertà”, tra gli interventi selezionati nell’ambito della quarta edizione del Bando Beni Confiscati alle mafie 2019, promosso dalla Fondazione CON IL SUD insieme alla Fondazione Peppino Vismara. Il progetto promosso dalla Cooperativa Sociale Altereco – con un nutrito partenariato di enti pubblici e privati – prevede anche la realizzazione di un orto sociale, l’allestimento di una bottega solidale e l’implementazione di una serie di attività di promozione del territorio, tra cui l’allestimento di un B&B, favorendo l’inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio.

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