“Memoria Futuro – dialogo sul razzismo tra storia e attualità” con Emanuele Di Porto @Officine Gomitoli

“La mattina del 16 ottobre mio padre si alzò per andare a lavorare ma verso le 5 arrivarono i tedeschi. Mia madre pensò che avrebbero preso solo gli uomini così scese di casa per avvisarlo. ‘Voi aspettate qui che avverto vostro padre’. Scese ma non risalì. Dalla finestra di casa, che dava su piazza Mattei, vidi che i tedeschi la caricavano su un camion. Corsi giù e le andai incontro. ‘Vattene’ mi diceva, ma io non me ne andai. Un tedesco se ne accorse e mi prese. ‘Ti avevo detto di andartene’, disse mia madre che poi in tedesco disse ‘nicht jude’ (non è ebreo). Fui spinto giù dal camion e continuai a camminare, senza voltarmi. Ad un certo punto salii su di un tram e dissi al bigliettaio ‘io so ebreo, me stanno a cerca i tedeschi’. Lui mi disse ‘mettiti qua vicino a me’ e poi mi diede mezzo sfilatino”. Per due giorni Emanuele Di Porto rimase su quel tram, dormendo alla stazione degli autobus la notte e poi riprendendo il giro con i macchinisti, al riparo dallo sguardo dei nazisti.

Dialogano:
FABRIZIO BARCA – FORUM DISUGUAGLIANZA DIVERSITÁ
ALDO POLICASTRO – MAGISTRATO

Riflessioni e domande:
DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE DEL CENTRO INTERCULTURALE E DELLE SCUOLE ITTL DUCA DEGLI ABRUZZI
E LICEO STATALE P. VILLARI

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