Io non posso restare a casa: Mauro Pagnano racconta il coraggio degli eroi di tutti i giorni

di scsagropolionlus

1 Maggio 2020

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CAIVANO – Storie di donne e uomini che al tempo dell’emergenza Covid-19, a casa vorrebbero restare, ma non possono farlo: scatti per testimoniare quotidiane attività lavorative, che in altri momenti passano quasi inosservate al nostro sguardo, per quanto appartengono alla vita di tutti i giorni, ma che oggi assumono valore immenso, perché è proprio grazie a queste professionalità che la vita può andare avanti nonostante l’emergenza.

Il fotografo Mauro Pagnano di Etiket Agenzia di Comunicazione Sociale sceglie di dar voce agli eroi di tutti i giorni, che indossati guanti e mascherina, si recano sul posto di lavoro svolgendo attività che erogano servizi di pubblica utilità, e facendo in modo che a tutti vengano garantiti i cosiddetti servizi essenziali, “quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, alla vita, alla salute, alla libertà ed alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all’assistenza e previdenza sociale, all’istruzione ed alla libertà di comunicazione”( Legge 12 giugno 1990, n. 146.).

Ed ecco allora il salumiere, il benzinaio, la commessa, il farmacista, il prete, e tanti altri testimoni della vita che non si può fermare, dei diritti che vanno tutelati, della volontà e della capacità dell’uomo di adattarsi ai cambiamenti: ecco la messa in streaming, la ricetta medica
inviata tramite e-mail, la spesa consegnata a casa, perché , citando Darwin “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.”.

Il progetto fotografico #iononpossorestareacasa, realizzato con il sostegno di Fondazione Con il SUD, vuole raccontare il coraggio di gente comune, trovatasi così, quasi per caso, ad indossare i panni di nuovi eroi ; ma vuole raccontare anche il cambiamento e la capacità dimostrata da parte dei tanti lavoratori di adattarsi agli stravolgimenti dovuti all’emergenza Covid-19, che spesso hanno dovuto apportare modifiche nelle modalità lavorative, tanto repentine quanto efficaci.

Gli scatti sono realizzati interamente sul territorio del Comune di Caivano, una scelta dell’autore delle foto, dettata sia dalla volontà di rispettare rigorosamente le normative di contenimento di diffusione del virus Covi-19, restando quindi entro i confini del proprio paese di residenza, ma anche per raccontare una realtà locale, che oggi appartiene ad ogni singolo Comune di Italia, che mai come prima nella storia, si trova riunita a combattere un unico nemico.

L’idea è anche quella di allestire – al termine delle limitazioni, fuori dall’emergenza e magari presso i locali della Nuova Cucina Organizzata – una mostra fotografica in collaborazione con diverse Associazioni del terzo settore, per ricordare le emozioni di un momento difficile, superato grazie e soprattutto al coraggio di chi ha permesso agli altri di poter continuare a vivere in modo dignitoso anche durante la più grande emergenza degli ultimi secoli.