Zafferano è comunità

di

Zafferano, spezia di comunità

Lo zafferano continua a darci tante soddisfazioni.
Dopo “Galatone in giallo in zafferano”, che porta lo zafferano di Luna laboratorio rurale in piazza e lo rende ingrediente di ricette gustose, proseguono gli eventi legati alla spezia color oro.

L’ultimo incontro è del 10 novembre scorso, una domenica mattina lenta e gentile contrassegnata dalla sfioritura dello zafferano. Un gesto semplice e denso che ha sollevato alcune nostre riflessioni sul potere conciliante della sfioritura e sulla capacità dello zafferano di unire le persone.

Maltempo e cambi di programma con sorpresa

Il tempo incerto e la pioggia del giorno prima ci hanno costretto a rinunciare a parte dell’esperienza prevista per quella domenica mattina. Il cammino che da contrada Luna ci avrebbe condotto a Galatone, presso la vecchia via destinata al commercio del croco (altro nome della spezia), è stato annullato. Le strade, specie quelle di campagne, erano impraticabili e non avrebbero permesso un percorso piacevole e distensivo come lo avevamo immaginato. Non era, quindi, il caso di coinvolgere e far affondare nel fango gli avventori e i nostri amici più affezionati.

Vi abbiamo detto come sarebbe dovuta andare, ora arriviamo al punto in cui vi raccontiamo come è andata – perché l’evento è stato confermato, con le dovute variazioni del caso – e quanto la sorpresa abbia superato ogni aspettativa.

La realtà che supera l’immaginazione: lo zafferano è comunità

Al mattino di buon ora abbiamo comunicato via Facebook la variazione di programma, invitando chi voleva e avesse deciso di passare la domenica mattina in nostra compagnia di raggiungerci a Luna, sempre alla stessa ora.

Pian pianino sono arrivate le persone, tutti consapevoli del cambio programma e volenterosi nel prender parte al nostro invito rivisitato: sfiorire lo zafferano, cogliendo i pistilli dal cuore del fiore e mettendoli a essiccare.

Ma prima di avviare le attività tra i presenti c’era qualche nuovo arrivato e abbiamo sentito l’obbligo o, meglio, il piacere di introdurlo alla “casa”. Gli onori si fanno sempre così a Luna: caffettiera sul fuoco e tazze pronte sul tavolo (ce ne sono sempre un bel mucchietto, perché ogni volta non sappiamo né possiamo stimare quanti amici, vecchi e nuovi, arriveranno); zucchero di canna; crostata porzionata in n. pezzi, per lo stesso motivo delle tazze da caffè; e sedie per accogliere in cucina, nella parte più familiare del laboratorio rurale. La cucina è l’ambiente dal quale si accede e si procede fuori, nei campi, o ancora più dentro, nelle stanze di Luna.

Avevamo un mucchio di cose nuove da raccontare e i fiori di zafferano nelle ceste, raccolti nei momenti di tregua tra una pioggia e l’altra, attendevano nuove mani per essere sfioriti e sfiorati.
Dopo le presentazioni, della struttura, dei progetti in itinere, di quelli già avviati e di noi “comunità di Luna”, abbiamo fatto in modo che ciascuno prendesse posto intorno al tavolo e che fosse protagonista di un’esperienza lenta e rilassante, in pieno stile domenicale.

esperienze Luna laboratorio rurale
Sfiorare e sfiorire fiori di zafferano.

Ma, come anticipato, la realtà ha superato l’immaginazione e ha mostrato, sotto il nostro naso, l’accadere di qualcosa di davvero unico. Persone diverse, per età, interessi, formazione culturale, storia e vissuto, mentre erano intente nella sfioritura dei fiori di zafferano, parlavano e si raccontavano. Non c’era una traccia, la spontaneità è stato l’unico elemento che aleggiava come un’entità superiore, quasi intimistica, sulla tavola e scandiva turni conversazionali, domande, curiosità.

C’è chi ha detto di aver abbandonato un posto per trovare la sua serenità a due passi dal mare, esattamente a Santa Maria al Bagno (località di mare non lontana da Seclì e da Galatone); chi raccontava di aver fatto la maestra d’asilo e di essersi trovata costretta (per quei tempi) a portare con sé la figlia piccola pur di poter lavorare; chi ha scelto Luna come casa propria, ha raccontato di essersi stabilita lì e aver dato in cambio la sua disponibilità a tenere il posto in ordine, aperto e accogliente sempre; qualcun altro ha spiegato con passione il suo interesse antico per la pizzica (nato molto prima del boom mediatico) e il recupero di certi brani mai trascritti prima, conservati malamente da una memoria orale che rischiava di estinguersi e perdersi del tutto; c’è stato anche chi ha raccontato di un progetto pilota accolto e sovvenzionato da Luna laboratorio rurale, i micro-ortaggi visibili nella “nursery” in fondo al corridoio; infine, chi poco prima aveva condotto tra le stanze di Luna raccontando la storia della struttura abbandonata e rimessa in piedi, i tanti progetti e le persone passate di lì dopo la rinascita, si rallegrava in silenzio per questa nuova “prova” di comunità e condivisione.

zafferano Luna laboratorio rurale, spezia di comunità
Fiore di zafferano, fiore di comunità.

Ecco, e lo ripetiamo, la realtà ha superato l’immaginazione ancora una volta.
Le persone venute a Luna ci hanno dimostrato che la nostra idea di costituire una comunità che si muove su valori diversi, di lentezza, gentilezza, toni pacati e naturalezza, è possibile. Una comunità che si ritrova e si riconosce in Luna, che accetta di fare cose semplici e apparentemente senza valore, come la sfioritura dello zafferano che, però, è anche esercizio di manualità, attenzione e valore umano nonché recupero di una memoria storica e agroalimentare.
È stato un ritrovarsi a sfiorare e sfiorire un fiore e sapere che dai suoi pistilli nasce una spezia capace di insaporire piatti, di raccontare storie, colorare e partecipare i progetti.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Basta incendi. Servono cultura e azioni

di

Terra che brucia. Desertificazione. Emergenza ecologica. Leggete queste parole, una ad una, e, dopo il punto, fate una pausa. Sentite crescere la...

La facelia che cura e nutre

di

“Perché sei un essere speciale Ed io avrò cura di te”. (F. Battiato) Nei giorni che seguono la scomparsa di Franco Battiato,...

Dalla donazione all’innesto, una storia di albicocche. Quelle di Galatone.

di

Un anno fa l’appello, l’anno dopo l’innesto. L’albicocca di Galatone è il prodotto locale quasi perduto e per il quale portiamo avanti...