Lavori di ristrutturazione in corso a Via Possidonea 53

di

Sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’immobile confiscato di Via Possidonea 53.

L’immobile che si trova nel centro di Reggio Calabria ci è stato assegnato dalla Città metropolitana di Reggio Calabria nel 2017. L’edificio in stile liberty risale al 1930. Apparteneva a Gioacchino Campolo, meglio noto come “il re dei videopoker”.

I ragazzi di La Casa di Miryam Cooperativa Sociale, nostra socia e partner del progetto  Impronte a Sud, sono alle prese con i lavori di ristrutturazione dell’immobile, oggetto di intervento del progetto sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara.

Le settimane stanno passando, aumenta il caldo, la fatica ma anche la forza lavoro, ed eccoli qui i ragazzi della cooperativa La Casa di Miryam pronti per portare avanti il loro obiettivo: contribuire a trasformare un luogo del profitto mafioso in un luogo di impegno e cambiamento da restituire a tutta la comunità.

Le stanze dell’immobile iniziano a prendere forma. Si inizia a respirare aria nuova, di libertà e gioia.

Sudore, impegno… ma non solo.
La consapevolezza di far parte di qualcosa di grande, qualcosa che è solo l’inizio ma che andrà avanti anche grazie al lavoro di tutti noi.

Vogliamo costruire un luogo di resistenza e opportunità per tutti, uno spazio dove le persone si mettono insieme per dare vita ad un nuovo futuro e a nuove speranze.

Siamo andati a trovarli, abbiamo ripreso i lavori che stanno svolgendo.

Guarda come stanno procedendo!

 

 

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

Verso un nuovo modello di mutualità in Calabria

di

A luglio 2021 abbiamo avviato nell’ambito del progetto Impronte a Sud – Welfare Lab sostenuto da Fondazione CON IL SUD una serie...

Presentiamo il progetto Impronte a Sud – Welfare Lab

di

Venerdì 4 settembre ore 19 a Piazza Castello (di fronte la scuola media Galileo Galilei) presentiamo il progetto “Impronte a Sud –...

È nata Aniti Beer, la birra della mutualità

di

È la birra della mutualità ideata dal Consorzio Macramè e prodotta dal Birrificio Reggino nell'ambito del progetto Impronte a Sud