Diario di lavorazione. “Le mani in pasta”
di antinooarcigaynapoli
E’ un nuovo giorno di lavorazione per i partecipanti del progetto “Fortunato”. Tutte le lezioni, in questo processo formativo, sono occasioni di crescita e confronto ma il giorno dedicato alla lavorazione è sempre il più atteso. Mettere le mani in pasta, confrontarsi sulla ricetta, accendere la creatività proponendo dei piccoli aggiusti nel dosaggio.
Osare, esprimersi, condividere e farlo in modo positivo, accorto, pensato, sempre più consapevole, non è scontato.
Nel giorni dedicati alle lavorazioni del tarallo queste azioni accadono sempre più, si modellano e plasmano sensazioni, idee, gusti che si tramutano in impasti che man mano coinvolgono tutti i partecipanti, anche i più introversi.
E’ il turno del tarallo dolce.
“Ma nunn’agga capito sti tarall… possono essere solo salati?!”
L’idea di cimentarsi in un tarallo dolce nasce proprio dall’interrogativo di un corsista che propone di lavorare un prodotto diverso inserendo gocce di cioccolato fondente. Il primo risultato è già un ottimo inizio per questa nuova ricetta da mettere a punto.
Ti potrebbe interessare
Il progetto “Fortunato” nel racconto di Carlo
di antinooarcigaynapoli
Carlo Oneto di Arcigay Napoli, tutor d'aula del progetto "Fortunato" racconta la sua esperienza con gli allievi in carcere
Diario di lavorazione. “Imparare facendo”
di antinooarcigaynapoli
Oggi per molti dei corsisti del progetto "Fortunato" è un giorno importante. Si preparano gli esami HACCP che daranno modo, una volta superato l'esame, di ricevere l'attestato di alimentarista di secondo livello.
Diario di lavorazione. “Un tarallo artigianale, in tutti i sensi”
di antinooarcigaynapoli
Siamo giunti al terzo gruppo di lavorazione e finalmente l’equipe inizia a lavorare con le persone in detenzione presso il reparto ospitante detenuti lgbtiq+. Fin dai primi minuti l’equipe di progetto ha avvertito un’ energia differente in seno a questo nuovo gruppo.